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Siamo agli ultimi giorni d’attesa per il decreto sul nuovo Conto Termico, il cosiddetto “Conto Termico 3.0”. Le novità saranno quelle che riguardano la concessione di contributi davvero generosi e a fondo perduto per pompe di calore, fotovoltaico e colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Insomma, una vera spinta alle rinnovabili, che va ad aggiungersi a quella delle Detrazioni del 50% per fotovoltaico e batterie sulla prima casa.
Rinnovabili, dati record nel 2024
Intanto, tanto per aver chiaro il quadro in cui ci stiamo muovendo e per capire a cosa servono questi incentivi statali, va registrato un dato fino a qualche anno fa impensabile: nel 2024 in Italia sono state 12 le settimane con una quota di rinnovabili superiore al 50%. L’energia pulita, per tre mesi, ha superato le fonti fossili e ha dato un contributo determinante alla lotta all’inquinamento. Per il 2025 si attendono ulteriori miglioramenti.
Fotovoltaico, batterie e pompe di calore
Il vero motore della rivoluzione verde in atto è quello costituito da fotovoltaico, batterie e pompe di calore, oltre alla mobilità elettrica. È certamente questa, come confermato dai dati che arrivano da tutto il pianeta, la locomotiva che sta trainando le nostre città verso un’edilizia e un’industria sostenibili.
Gli incentivi per il 2025 in Italia
Sulla prima casa anche per quest’anno, il 2025, si può sfruttare la detrazione del 50% per gli impianti fotovoltaici e le batterie (36% per le altre abitazioni). Stop nel prossimo futuro, come prescritto anche dall’Ue, agli incentivi per le caldaie a gas, mentre continuano a essere sovvenzionate le pompe di calore e i sistemi ibridi. Per le pompe di calore siamo in attesa che vengano pubblicati i decreti attesi a marzo 2025, ossia la versione 3.0 del Conto Termico.
Cos’è il Conto Termico: la definizione del Gse
Il Gse, l’organismo statale che si occupa della gestione dei servizi energetici, spiega che “il Conto Termico incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. I beneficiari sono principalmente le imprese, i privati e le pubbliche amministrazioni”.
Conto Termico: contributo a fondo perduto
A differenza delle detrazioni del 50% per la prima casa (del 36% per le altre abitazioni), il Conto Termico ha natura di contributo a fondo perduto. Con il 2025, le opportunità offerte dal Conto Termico si ampliano. Innanzitutto va chiarito che si tratta di un contributo economico pensato specificatamente per l’efficientamento energetico degli edifici, anche attraverso l’installazione di nuove tecnologie performanti. L’efficienza energetica, infatti, è una priorità per il mondo delle costruzioni, impegnato in un costante miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, siano essi nuovi o esistenti.
Le novità del nuovo Conto Termico
Il nuovo Conto Termico, che viene chiamato “Conto Termico 3.0”, prevede l’ampliamento della platea dei beneficiari, degli interventi agevolabili e delle spese ammesse. Quindi, rispetto alla versione precedente, è più vantaggioso. Le principali novità del Conto Termico 2025 sono l’apertura alle comunità energetiche rinnovabili (le Cer) e l’estensione dell’incentivo agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e alle colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Quando arriva il decreto definitivo?
Il decreto definitivo sul Conto Termico 3.0 è atteso per i prossimi giorni, entro marzo 2025. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore, il Gse dovrà aggiornare il portale dedicato per facilitare l’invio delle richieste da parte dei beneficiari: privati, imprese e pubbliche amministrazioni.
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