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BUSTO ARSIZIO – Cantieri PNRR a due facce in vista della scadenza 2026: ex oratorio di Sacconago ed ex carcere “corrono”, con la prospettiva di completare le opere entro fine anno; Macello e palaginnastica procedono nei tempi previsti; preoccupa il Conventino dopo il crollo di una parete che ha costretto a fermare il cantiere per la messa in sicurezza. Infine l’ex Borri, ormai fuori dai radar: dopo la revoca dell’appalto, e il contenzioso avviato dall’impresa “messa fuori gioco”, l’amministrazione comunale sta ripensando il progetto con le risorse che erano state accantonate.
Le opere nei tempi
Il sopralluogo all’ex oratorio di Sacconago è stata, per il sindaco Emanuele Antonelli, l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori in corso sui maxi-cantieri multimilionari finanziati dal PNRR. Quelli più avanti sono l’ex carcere di via Borroni, il primo ad essere stato inaugurato a fine 2023, e proprio l’ex oratorio di via Biagio Bellotti. «Li inauguriamo entro la fine del 2025» assicura il primo cittadino bustocco. Sono nei tempi anche il cantiere dell’ex Macello civico di via Pepe, avviato la scorsa estate, e quello del Palaginnastica di Beata Giuliana, dove nel mese di marzo sono attese le maxi-travi della nuova copertura. «Arriveranno con un trasporto eccezionale in piena notte perché si dovranno chiudere le strade» annuncia il sindaco Antonelli. Anche qui l’amministrazione non nutre dubbi sul completamento nei tempi richiesti dal PNRR.
I cantieri che arrancano
Qualche affanno in più invece per il Conventino di via Matteotti, il cui cantiere è in standby dallo scorso 31 gennaio dopo che si è verificato il crollo di una parete interna del rudere, evidentemente compromessa dagli anni di abbandono dell’edificio. Circostanza che ha costretto a sospendere i lavori per mettere in sicurezza il cantiere, ma anche a chiudere al traffico la via Matteotti per precauzione. Ora si scopre che ci vorrà circa un mese per rimettere in sesto la situazione e far ripartire il cantiere senza rischi. Nel frattempo sono già state avviate le interlocuzioni con la Soprintendenza delle Belle Arti per rimodulare il progetto e adeguarlo alle esigenze di sicurezza emerse: «Butteremo giù pareti che non volevano farci buttare giù» sintetizza in termini “spicci” il sindaco Antonelli, che però non dubita sulla scadenza PNRR del 2026 anche per il Conventino. «Io però non avrei speso tutti quei soldi per un rudere in queste condizioni».
E poi c’è il cantiere saltato, quello forse più atteso, l’ex Borri. Già avviati i lavori per le palazzine di housing sociale che sorgeranno sul retro dell’ex Calzaturificio, non sono mai partiti invece quelli per l’edificio storico, visto che l’appalto alla società Neocos è stato revocato. E se sul fronte legale si è aperto un contenzioso con l’impresa appaltatrice, l’amministrazione comunale si è già messa al lavoro per cercare di non lasciare ancora una volta l’opera incompiuta. C’è da rifare il progetto, che in assenza delle risorse PNRR dovrà essere necessariamente più “light” rispetto a quello con l’auditorium per la musica e potrebbe limitarsi alla ristrutturazione dell’edificio esistente da destinare agli uffici comunali di front office (tra cui l’anagrafe), eventualmente reperendo i soldi mancanti da aggiungere a quelli che erano stati accantonati per cofinanziare l’opera, e che sono tuttora disponibili.
Ex oratorio, il cantiere PNRR corre. Alloggi e associazioni, «rilancerà Sacconago»
in Oerbusto arsizio pnrr conventino borri – MALPENSA24
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