Decreto legge bollette. L’Adoc: misura insufficiente e temporanea

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Sabato 26 aprile 2025 – Il presidente dell’Adoc Basilicata, Canio D’Andrea esprime con una nota perplessità sul recente decreto legge bollette che – afferma – “non affronta i problemi strutturali del caro energia per la maggioranza delle famiglie e delle imprese.

Pur apprezzando la misura del bonus temporaneo di 200 euro che va alle famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro e la possibilità per i vulnerabili di entrare nel mercato a tutele graduali fino al 2027, esprimiamo forte preoccupazione per la natura episodica e non strutturale in materia di caro energia.

Questo decreto conferma, ancora una volta, – denuncia D’Andrea – la tendenza a tamponare l’emergenza senza una visione strategica di lungo periodo, figlia di una gestione discutibile del passaggio al mercato libero per i soggetti vulnerabili.
Nonostante le recenti fluttuazioni al ribasso, i costi dell’energia rimangono elevati, esposti alla volatilità del mercato internazionale e penalizzati da un insufficiente investimento nelle fonti rinnovabili che hanno costi inferiori.

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Continua a gravare in modo inaccettabile sulle bollette, per oltre il 40%, il peso degli oneri di sistema, delle accise e dell’IVA, voci di spesa spesso scollegate dal costo effettivo dell’energia.
A farne le spese sono, ancora una volta, – ricorda D’Andrea – lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, coloro che quotidianamente fanno i conti con salari e pensioni inadeguati, e le imprese.

Questo decreto rappresentava un’occasione cruciale per avviare una seria riduzione di tali oneri e per eliminare dalle bollette, già insostenibili, il canone televisivo, in linea con le sollecitazioni provenienti dall’Unione Europea.

In questo quadro, esprimiamo perplessità sulla contestuale introduzione di detrazioni fiscali per le auto aziendali, concesse in comodato d’uso gratuito, una misura che incide sulla fiscalità generale a beneficio di una ristretta cerchia di utenti.

Sollecitiamo il Governo affinché, – conclude D’Andrea – superata questa fase di interventi contingenti, si affronti con determinazione la questione del caro energia, dello sviluppo delle energie rinnovabili e del disaccoppiamento del costo del gas. Ci chiediamo: se non ora, quando?
Fino a  quando saremo costretti ad acquistare gas liquido dagli Stati Uniti a prezzi incontrollabili?”



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