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In vista dell’estate 2025, che si preannuncia come una delle più calde degli ultimi anni, una grande chance.

Temperature record, afa insopportabile e lunghi periodi di siccità stanno diventando – in particolare nel Sud ed in Sicilia, dove si sono registrate temperature record – quasi la “norma”, rendendo sempre più difficile affrontare le stagioni calde senza un impianto di climatizzazione efficiente. Ma se da una parte il caldo incalza, dall’altra molte famiglie italiane si trovano costrette a rinunciare alla sostituzione o all’installazione di un nuovo condizionatore per via dei costi sempre più alti.

I prezzi per l’acquisto e il montaggio di un impianto a pompa di calore ad alta efficienza possono superare facilmente i mille euro, una spesa non indifferente per tanti nuclei familiari. Tuttavia, proprio in questo contesto, arrivano delle opportunità concrete che possono cambiare il quadro: si tratta dei cosiddetti bonus condizionatori messi a disposizione dal governo.

Queste agevolazioni fiscali consentono di recuperare fino al 50% della spesa sostenuta, rendendo possibile l’acquisto di climatizzatori di ultima generazione anche a chi ha un budget limitato. I bonus sono differenziati a seconda del tipo di intervento e della tipologia di apparecchio scelto. Inoltre, sono cumulabili con altri incentivi, rendendo ancora più vantaggioso l’investimento.

Ma chi può approfittarne? Non solo i proprietari di casa, ma anche gli inquilini, i comodatari, le famiglie numerose, i condomini e persino le imprese. In questo articolo scopriamo tutto ciò che c’è da sapere: dalle tipologie di bonus disponibili, alle modalità per fare richiesta, fino ai requisiti specifici richiesti per accedere agli sgravi fiscali.

Le agevolazioni disponibili: dal bonus ristrutturazioni all’Ecobonus

Il bonus condizionatori 2025 può essere fruito nell’ambito di lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, ma anche in caso di semplice sostituzione dell’impianto esistente con uno più efficiente. In entrambi i casi è prevista una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute, fino a un tetto massimo di 96.000 euro (quindi, può raggiungere i 48.000 euro). Chi decide di installare un nuovo condizionatore con pompa di calore, capace di riscaldare e raffreddare l’ambiente, può accedere anche all’Ecobonus, purché venga rimosso un impianto precedente alimentato a gas. In questo caso, oltre alla fattura e al bonifico parlante, sarà necessario presentare anche l’attestato di prestazione energetica e la scheda informativa degli interventi realizzati. Tutta la documentazione andrà poi trasmessa all’ENEA entro 90 giorni dall’installazione. 

I destinatari del bonus sono numerosi. Rientrano nella platea dei beneficiari: persone fisiche, professionisti, società, enti pubblici e privati, cooperative di abitazione, e persino i condomini. Ma possono usufruirne anche i familiari conviventi, i congiunti separati, le unioni civili e i conviventi more uxorio, purché sostengano direttamente le spese. Il bonus, ed è questa una delle più importanti e gradite notizie, è valido per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 e riguarda l’acquisto di condizionatori ad alta efficienza energetica, pompe di calore e deumidificatori. È fondamentale che l’immobile sia regolarmente accatastato e in regola con i pagamenti. Inoltre, il pagamento deve avvenire tramite strumenti tracciabili.

Condizionatori d’aria in estate – foto (C) Teleone.it

Chi ha diritto al bonus condizionatori

Per richiedere il bonus è necessario inserire le spese nella dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o Redditi PF. La detrazione verrà ripartita in dieci anni in quote costanti. Tuttavia, prima della dichiarazione, bisogna predisporre tutta la documentazione necessaria: fattura, ricevuta del bonifico, certificazioni tecniche, libretto d’impianto e in caso di Ecobonus anche asseverazione e scheda tecnica.

Un elemento importante è che la detrazione può essere trasferita in caso di successione: se il proprietario deceduto aveva diritto al bonus, questo può passare all’erede che mantiene la detenzione materiale del bene. Inoltre, per le seconde case è prevista una detrazione ridotta, pari al 36% dal 2025 al 2027, e al 30% dal 2028 al 2033. Infine, per ottenere le detrazioni fiscali è fondamentale che il climatizzatore acquistato sia in classe energetica A++ o superiore, e che sostituisca un impianto preesistente meno efficiente. Solo così si può accedere alla piena agevolazione prevista, aiutando l’ambiente e risparmiando concretamente sulla bolletta.



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