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Per chi sogna una vita immersa nella natura incontaminata della montagna, in questo 2025 arrivano due importanti occasioni: dei generosi contributi per la ristrutturazione di una casa in Trentino, a cui si aggiunge un fondo perduto fino a 100.000 euro per chi acquista o rinnova un immobile nei comuni colpiti dallo spopolamento. La Provincia Autonoma di Trento ha infatti promosso due distinti piani: il programma Trentino 100mila euro e il Contributo di Recupero e Riqualificazione Energetica 2025, per interventi di ripopolamento e sostenibilità su tutto il territorio.
Due incentivi per una casa in Trentino
Così come già accennato in apertura, la Provincia Autonoma di Trento ha avviato due piani per la valorizzazione del patrimonio territoriale, storico e culturale trentino. Il primo, già ribattezzato comunemente come il programma Trentino 100 mila euro, prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili in 33 comuni della provincia, colpiti dal fenomeno dello spopolamento.
Il secondo, invece, è il Contributo di Recupero e Riqualificazione Energetica 2025, che promuove interventi edilizi e di efficientamento energetico su tutto il territorio provinciale, con un focus sulla sostenibilità e sulla valorizzazione territoriale.
Una casa con il fondo Trentino 100mila euro
Lo spopolamento dei borghi montani è un problema che colpisce gran parte delle Regioni del Nord Italia. La necessità di trasferirsi in grandi centri urbani per questioni lavorative, unita a una maggiore disponibilità di servizi, rischia di portare alla scomparsa di un inestimabile patrimonio sociale, culturale e storico, incarnato nelle piccole e caratteristiche località di provincia.
Per contrastare questo fenomeno, la Provincia Autonoma di Trento ha ideato un programma che mira proprio a ripopolare quegli splendidi borghi che, negli ultimi dieci anni, hanno perso una porzione considerevole dei loro abitanti.
Grazie a un contributo a fondo perduto concesso a chi desidera acquistare o ristrutturare casa, si potrà contribuire alla salvaguardia di ben 33 comuni, immersi nell’incontaminata natura locale. Ma come funziona il fondo e, soprattutto, quali vantaggi si possono ottenere?
Come funziona il fondo Trentino 100mila euro
Il piano Trentino 100 mila euro è destinato a coloro che vogliono acquistare o ristrutturare una prima casa, nei 33 comuni coinvolti dall’iniziativa. Nel dettaglio, è possibile ottenere fino a:
- 20.000 euro per l’acquisto di una prima casa;
- 80.000 euro per la ristrutturazione dell’immobile, pari al 40% di una spesa massima di 200.000 euro nei centri storici e del 35% altrove.
I due fondi sono inoltre cumulabili, per un massimo di 100.000 euro. Nell’elenco dei comuni del “Trentino 100 mila euro”, figurano località note per le loro bellezze naturali e tradizionali, quali Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cinte Tesino, Cis, Dambel, Frassilongo/Garait, Grigno, Livo, Luserna/Lusérn, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Palù del Fersina / Palai en Bernstol, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville, Valdaone, Valfloriana, Vallarsa e Vermiglio.
I requisiti per ottenere il contributo a fondo perduto
L’accesso ai contributi a fondo perduto del piano di ripopolamento è vincolato al possesso di alcuni requisiti. Infatti, è necessario che:
- i beneficiari siano residenti in Italia e, se hanno più di 45 anni, non siano residenti nel comune dove si trova l’immobile;
- l’immobile deve essere destinato a prima casa, con il successivo trasferimento della residenza nel comune prescelto, oppure essere destinato all’affitto a lungo termine a prezzi calmierati;
- i richiedenti si impegnino a risiedere nell’immobile o ad affittarlo localmente per almeno 10 anni;
- venga presentato il preliminare di vendita o il rogito per l’acquisto della casa e un progetto di ristrutturazione dettagliato, completo di un preventivo sui costi.
Ma come fare domanda per il piano Trentino 100mila euro? Una volta identificato l’immobile in uno dei 33 comuni coinvolti dall’iniziativa, la domanda può essere inoltrata sul portale online della Provincia di Trento.
Il Contributo di Recupero e Riqualificazione Energetica 2025
Il Contributo di Recupero e Riqualificazione Energetica 2025 è un programma, sempre promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, pensato per incentivare l’efficientamento energetico e il miglioramento edilizio degli immobili su tutto il territorio provinciale. Ma come funziona il bando e come ottenere i relativi fondi?
Come funziona il Bando 2025
Il Bando 2025 per il recupero e l’efficientamento energetico degli immobili nella Provincia di Trento prevede un contributo a copertura degli interessi maturati su mutui o prestiti stipulati con istituti di credito convenzionati. Tra gli interventi ammessi, si elencano:
- la riqualificazione energetica, come ad esempio l’isolamento termico, la sostituzione del serramenti, l’implementazione di impianti ad alta efficienza come il fotovoltaico o le pompe di calore;
- il recupero edilizio, come gli interventi edili strutturali o la messa in sicurezza antisismica;
- la valorizzazione del territorio, ad esempio con interventi di recupero di edifici storici o di interesse culturale.
Per ogni unità immobiliare, è prevista una spesa minima di 20.000 euro e una massima di 200.000 euro, con tetti variabili di erogazione del contributo a seconda della tipologia di progetto e di intervento realizzato.
Come accedere al contributo per il recupero e la riqualificazione
Anche per il Contributo di Recupero e Riqualificazione Energetica 2025, è richiesto il rispetto di alcuni requisiti:
- i fondi sono rivolti a proprietari di immobili residenziali nelle categorie catastali da A/2 ad A/7, C/2, C/6, F/2, F/4 ed F/3;
- l’immobile deve essere destinato a prima abitazione o essere di interesse storico-culturale;
- è necessario presentare un progetto di ristrutturazione dettagliato, che includa un preventivo dei costi, da presentare sempre sul portale online della Provincia;
- gli interventi realizzati devono essere conformi alle normative urbanistiche ed energetiche vigenti.
Quanto costa ristrutturare casa in Trentino
Entrambi gli incentivi analizzati prevedono sostegni per la ristrutturazione di case in Trentino, ma quanto costano in media gli interventi? Le cifre possono variare a seconda della zona prescelta, della tipologia di lavori da realizzare e dall’effettivo accesso ai bandi provinciali.
Quanto costa ristrutturare casa con i bonus 2025
Senza pretesa di essere esaustivi, indicativamente i prezzi medi per la ristrutturazione di immobili in Trentino variano dai 700 ai 1.500 euro al metro quadrato, spesso includendo interventi di efficientamento energetico, come ad esempio il cappotto termico. Se i lavori riguardano immobili storici e tutelati, i costi possono innalzarsi tra i 1.500 e i 2.000 euro al metro quadrato.
Ovviamente, potendo approfittare dei contributi di ristrutturazione della prima casa in Trentino, così come dei Bonus Ristrutturazione 2025 previsti a livello nazionale, la spesa potrà essere enormemente ammortizzata. Ad esempio:
- con il programma Trentino 100 mila euro, all’interno dei 33 borghi spopolati della provincia di Trento, si potranno ottenere fino a 80.000 euro per la ristrutturazione. Questo significa che, se si spendono 120.000 euro per i lavori, il contributo riduce il costo netto a 40.000 euro;
- con il Bando 2025 per la riqualificazione energetica, su una spesa di 120.000 euro, il contributo azzera i costi degli interessi, con un risparmio variabile a seconda della durata e del tasso d’interesse del mutuo. Indicativamente, circa 18.000-20.000 euro, su un mutuo decennale al 3%;
- approfittando dei bonus statali, come il Bonus Ristrutturazioni che prevede una detrazione al 50% per un massimo di 96.000 euro, oppure l’Ecobonus fino al 65% per la riqualificazione energetica, si ottengono ulteriori risparmi.
È bene sottolineare che i due bonus provinciali possono essere singolarmente cumulati agli incentivi erogati a livello statale, purché non superino il 100% delle spese sostenute. Naturalmente, è sempre consigliabile chiedere una valutazione a esperti di propria fiducia, come il commercialista o l’architetto, per comprendere quali possibilità di cumulo siano effettivamente possibili, prima di procedere con l’investimento.
Quali sono i contributi per il fotovoltaico in Trentino Alto Adige nel 2025
Infine, non bisogna nemmeno dimenticare i vari contributi previsti per l’installazione di un impianto fotovoltaico, un intervento che rientra di certo negli obiettivi di riqualificazione energetica degli edifici.
Entrambi i bonus provinciali per Trento prevedono incentivi specifici per il fotovoltaico:
- il Bando 2025 di recupero e riqualificazione permette di recuperare gli interessi sui prestiti per la predisposizione di impianti solari;
- i fondi del piano Trentino 100mila euro possono essere utilizzati, rimanendo nella soglia degli 80.000 euro, anche per l’installazione del fotovoltaico.
A livello nazionale – e, di conseguenza, anche per gli immobili di altre province del Trentino Alto Adige – è possibile approfittare del Bonus Fotovoltaico, che prevede una detrazione al 50% delle spese, per impianti solari fino a 20 kW. Anche in questo caso, è utile affidarsi a esperti di settore, prima di pianificare il proprio investimento.
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