UNI 11976:2025 e qualità aria indoor negli edifici civili | Articoli

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Carbonia Iglesias
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


La norma UNI 11976:2025 introduce un approccio integrato alla qualità dell’aria indoor, con implicazioni per progettisti, impiantisti e facility manager. Stabilisce criteri tecnici per il monitoraggio degli inquinanti e integra comfort, salubrità e building automation.

Trascorriamo oltre il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi: case, uffici, scuole, ospedali, mezzi di trasporto.

L’aria che respiriamo in questi spazi influisce direttamente sul nostro benessere, sulla produttività lavorativa, sulla capacità di concentrazione degli studenti, sulla salute di tutti. Tuttavia, spesso la qualità dell’aria interna (IAQ – Indoor Air Quality) è inferiore a quella esterna, a causa della presenza di inquinanti invisibili, come formaldeide, polveri sottili, muffe, VOC, allergeni, Radon.

La crescente attenzione verso la correlazione tra la qualità dell’ambiente interno e la salute pubblica impone un importante cambio di paradigma per le figure tecniche impegnate lungo il ciclo di vita degli edifici. Professionisti quali progettisti, geometri, ingegneri, architetti, periti, impiantisti e facility manager sono chiamati a rispondere a queste nuove sfide con responsabilità e competenze sempre più mirate.

La norma UNI 11976:2025, recentemente introdotta da UNI, è rivolta proprio a loro, con l’obiettivo di fornire strumenti pratici e chiari per valutare e monitorare la qualità dell’aria indoor, nell’ambito dell’ergonomia dell’ambiente fisico.

 

(@Paola Allegri)

Qualità interna dell’aria: cosa contiene la UNI 11976:2025

Il documento nasce dal riconoscimento del legame tra qualità dell’aria, salute delle persone ed efficienza energetica degli edifici, in linea con la UNI EN16798-1 e la Direttiva Case Green.

La UNI 11976, pubblicata ad aprile 2025, definisce un quadro metodologico per la misurazione e il monitoraggio della qualità dell’aria interna negli edifici a uso civile, includendo abitazioni, scuole e uffici.

La norma fornisce:

  • indicazioni per la scelta degli inquinanti da monitorare;
  • criteri per la pianificazione dei rilievi;
  • metodi di misurazione chimica, fisica e biologica;
  • una check list dettagliata per la raccolta delle informazioni tecniche e ambientali;
  • riferimenti ai valori guida di esposizione per diversi contaminanti.

È uno strumento scientifico e applicativo, costruito in coerenza con normative europee e documenti dell’Istituto Superiore di Sanità (Rapporti ISTISAN) e risponde all’esigenza di uniformare le pratiche di controllo in una logica di salute pubblica e prevenzione.

La UNI 11976 prende in esame tre principali categorie di contaminanti:

  • Inquinanti chimici: composti organici volatili (VOC), semi-volatili (SVOC), molto volatili (VVOC), formaldeide, benzene, metalli, particolato (PM10 e PM2.5).
  • Inquinanti fisici: in primis il gas Radon.
  • Inquinanti biologici: virus, batteri, muffee allergeni.

Il monitoraggio deve durare almeno cinque giorni consecutivi, deve essere ripetuto in stagioni differenti (calde/fredde), e deve sempre tener conto delle reali condizioni d’uso dell’ambiente da parte dei fruitori (occupazione, ventilazione, orari).
Per pianificare un piano di misurazione o di monitoraggio della qualità dell’aria negli ambienti interni secondo le indicazioni di UNI 11976 è necessario disporre almeno delle informazioni riguardanti

 

Piano di misurazione o monitoraggio della Qualità dell'Aria
Piano di misurazione o monitoraggio della Qualità dell’Aria

  

Impatto sul settore edilizio: progettazione, manutenzione e comfort

UNI 11976 impone una visione integrata tra costruzione, gestione e salubrità. Per il mondo dell’edilizia, questo si traduce in nuove responsabilità operative:

  • I progettisti dovranno considerare i fattori ambientali fin dalle fasi iniziali, includendo la qualità dell’aria indoor (IAQ) tra i parametri di progetto. L’obiettivo principale è migliorare la salubrità, la sicurezza, il comfort e l’usabilità. Questo approccio considera le esigenze fisiche, psicologiche e cognitive degli utenti. Prestare attenzione a questi fattori diminuisce le malattie e abbassa i costi della sanità pubblica.
  • Le imprese di costruzione e le società di gestione dovranno implementare protocolli di manutenzione che includano controlli regolari della qualità dell’aria.
  • Gli ambienti scolastici, frequentati da soggetti vulnerabili come bambini e adolescenti, dovranno essere monitorati con ancora maggiore attenzione. La qualità dell’aria, infatti, ha un impatto significativo su vari aspetti della vita umana, inclusi l’apprendimento e il comportamento sociale. Numerosi studi dimostrano che un’aria più pulita migliora la concentrazione, la memoria e le capacità cognitive, creando un ambiente più favorevole per l’apprendimento. Inoltre, ambienti salubri possono contribuire a ridurre lo stress e migliorare il benessere generale, fattori che possono indirettamente influire sulla riduzione della criminalità.

La norma propone anche una check list tecnica che guida nella raccolta delle informazioni fondamentali (materiali, impianti, ventilazione, livello di occupazione, protocolli di pulizia, ecc.), utile sia in fase di progettazione che di audit.

…CONTINUA LA LETTURA NEL PDF

Articolo integrale in PDF


L’articolo nella sua forma integrale è disponibile attraverso il LINK riportato di seguito.

Il file PDF è salvabile e stampabile.

Per scaricare l’articolo devi essere iscritto e accedere al portale tramite login.


Iscriviti Accedi



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link