disuguaglianze e fragilità in aumento, pesa l’accesso ai servizi

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L’Italia affronta un’evoluzione complessa del sistema salute, in cui emergono nuove fragilità e crescente difficoltà di accesso ai servizi. Il terzo Rapporto 2024 dell’Osservatorio Salute, Benessere e Resilienza “Nuove proporzioni: sinergie per la salute in un mondo trasformato” di Fondazione RiES evidenzia come il concetto di salute debba essere ripensato alla luce dei cambiamenti globali, con un approccio più integrato che consideri i determinanti sociali, ambientali ed economici.

Tra le principali criticità emergenti, lo studio rileva un peggioramento degli indicatori legati alla prevenzione, alla salute mentale e alla coesione sociale, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei cittadini. L’analisi dei dati conferma la necessità di un ripensamento strutturale delle politiche sanitarie, per garantire un sistema più equo ed efficace. Il Rapporto sottolinea come il concetto di salute debba evolversi verso un approccio più ampio e interconnesso, in linea con i principi One Health e Health in all Policies. 

L’Osservatorio offre un’analisi annuale sullo stato della salute in Italia. L’indagine si basa su un indice composito – l’Indice di Vicinanza della Salute – che valuta il sistema salute in tre macrocontesti: individuo e relazioni sociali, sistema organizzativo sanitario, luoghi di vita e ambiente. I tre ambiti sono analizzati attraverso una serie di indicatori che misurano l’accesso alla salute, la qualità dei servizi e l’impatto delle condizioni ambientali e sociali sul benessere della popolazione.

Un sistema sotto pressione: fragilità strutturali e nuove sfide globali 

Il Rapporto evidenzia come i problemi del sistema salute italiano non siano più legati solo alla gestione dell’emergenza post-pandemia, ma riflettano carenze strutturali e nuove sfide globali. La salute della popolazione è sempre più condizionata da fattori interconnessi, tra cui disuguaglianze economiche, invecchiamento demografico, crisi ambientali e trasformazioni del sistema sanitario.

L’Indice di Vicinanza della salute mostra segnali di peggioramento in tutte le sue dimensioni e, con 84 punti, scende al minimo storico dal 2010, anno di partenza della rilevazione: l’accesso ai servizi è sempre più complesso, i divari territoriali si ampliano e il sistema sanitario fatica a rispondere alle esigenze di una popolazione che invecchia rapidamente. Salute mentale, assistenza sanitaria e qualità dell’ambiente emergono come le aree più critiche.

Salute mentale e isolamento sociale in peggioramento 

L’Osservatorio conferma un peggioramento della salute mentale in Italia, con aumento dei sintomi depressivi e ansiosi, soprattutto tra giovani e anziani. L’isolamento sociale è in crescita e incide sul benessere psicologico, con conseguenze più marcate tra gli over 65, che vivono una riduzione della rete di supporto, e tra i giovani, sempre più esposti a stress, incertezza sul futuro e difficoltà lavorative.

Il report evidenzia anche il legame tra fragilità economica e salute mentale: chi ha meno risorse ha più difficoltà ad accedere ai servizi di supporto, e il numero di persone che rinunciano a cure psicologiche è in aumento. A peggiorare la situazione è la carenza di professionisti della salute mentale, che rende difficile la presa in carico tempestiva dei pazienti. Il quadro delineato richiede un intervento strutturale, con investimenti in prevenzione, assistenza psicologica e programmi di benessere mentale nelle scuole e nei luoghi di lavoro. 

Sistema sanitario in difficoltà: aumentano le rinunce alle cure 

Cresce la difficoltà di accesso al servizio sanitario nazionali, con un sistema sotto pressione e incapace di rispondere adeguatamente ai bisogni della popolazione. La carenza di personale sanitario e la riduzione dei servizi territoriali contribuiscono l’aumento della rinuncia alle cure, soprattutto tra le fasce più fragili.

Particolarmente critico il calo della prevenzione (screening e campagne di prevenzione), con il rischio di un incremento di patologie non diagnosticate in tempo utile. Si aggiunge il problema della mortalità evitabile, che resta superiore alla media europea, segnalando l’inefficienza di un sistema che fatica a garantire interventi tempestivi.

Le disuguaglianze territoriali rappresentano un altro elemento di fragilità: nelle regioni del Sud e nelle aree interne l’accesso a servizi essenziali è più complesso, con tempi di attesa più lunghi e una carenza di strutture adeguate. Aumenta di conseguenza la mobilità sanitaria.

Il report sottolinea anche la difficoltà nell’integrazione tra sanità pubblica e digitale: lo sviluppo dei servizi di telemedicina è ancora limitato. Si registra una diffusa carenza di infrastrutture tecnologiche adeguate e le competenze digitali di base sono ancora sotto la media europea.

Ambiente e salute: l’impatto dei cambiamenti climatici

Il documento conferma che i fattori ambientali stanno avendo un impatto crescente sulla salute della popolazione. L’aumento dell’inquinamento atmosferico, il peggioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e la diffusione di eventi climatici estremi stanno contribuendo a un incremento di patologie respiratorie e cardiovascolari. Altro fenomeno emergente è quello della ecoansia, ossia lo stress psicologico legato alla percezione dei rischi ambientali. 

Scarica il Rapporto

di Monica Sozzi

 

Copertina: Unsplash



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