Semplificazione delle Norme UE sulla Sostenibilità

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La Commissione europea propone di semplificare i requisiti di rendicontazione di sostenibilità, riducendo gli oneri sulle imprese e continuando a puntare sugli obiettivi ambientali e sociali definiti per la Doppia Transizione e l’Agenda ONU 2030, nonché gli obiettivi per il 2050. In attesa dell’approvazione di Parlamento e Consiglio UE, la Commissione incoraggia l’adozione del Bilancio PMI secondo lo schema VSME di EFRAG: un’opportunità per le imprese che potenzialmente saranno esonerate dagli obblighi vigenti, ribadendo al contempo la centralità della sostenibilità nel futuro economico europeo.

La Commissione Europea ha varato un ambizioso pacchetto di proposte volte a semplificare le normative UE in materia di sostenibilità, con l’intento di alleggerire gli oneri amministrativi per le imprese e incentivare la competitività, senza compromettere gli obiettivi ambientali e di sostenibilità. Questo intervento legislativo “omnibus” tocca diversi ambiti, tra cui la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) e i programmi di investimento europei.

Punti chiave della semplificazione normativa:

  • CSRD: Si restringe il campo di applicazione della direttiva, escludendo approssimativamente l’80% delle imprese. I requisiti di rendicontazione si applicherebbero solo alle grandi imprese con più di 1000 dipendenti.
  • “Value chain cap” (limite alla catena del valore): Per le aziende che non rientrano più nell’ambito di applicazione della CSRD (fino a 1.000 dipendenti), la Commissione adotterà uno standard di rendicontazione volontario, basato sullo standard per le PMI (VSME) sviluppato da EFRAG. Questo standard fungerà da “scudo”, limitando le informazioni che le aziende o le banche soggette alla CSRD possono richiedere alle aziende nella loro catena del valore con meno di 1.000 dipendenti.
  • Revisione degli ESRS (European Sustainability Reporting Standards): La Commissione rivedrà gli ESRS con l’obiettivo di ridurre il numero di punti dati, chiarire le disposizioni poco chiare, migliorare la coerenza con altre normative e ridurre il numero di Key Point.
  • CSDDD: Si circoscrive la catena del valore soggetta alla due diligence ai soli partner commerciali diretti.
  • CBAM: Si esonerano i piccoli importatori dagli obblighi CBAM, in prevalenza PMI e persone fisiche, attraverso la fissazione di una soglia annua cumulativa di 50 tonnellate per importatore.
  • Tassonomia UE: Introduzione della facoltà di comunicare informazioni relative ad attività che risultino solo parzialmente allineate alla tassonomia.



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