Lloyd’s di Londra lancia assicurazione per i chatbot AI

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I Lloyd’s di Londra insieme ad Armilla hanno lanciato la prima assicurazione contro le “allucinazioni” dei chatbot AI. In un mondo sempre più digitalizzato, dove l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini dell’innovazione aziendale è necessario proteggersi in maniera adeguata.

Una polizza contro gli errori dell’AI

Lloyd’s di Londra, storica istituzione nel mondo assicurativo, ha stretto una collaborazione pionieristica con la startup Armilla, supportata da Y Combinator, per lanciare una copertura assicurativa specificamente progettata per proteggere le aziende dai rischi legati ai malfunzionamenti dell’intelligenza artificiale.

Questo innovativo prodotto assicurativo mira a coprire le perdite finanziarie, le rivendicazioni legali e i danni reputazionali che possono derivare da strumenti di AI non funzionanti correttamente, con particolare attenzione ai chatbot.

Cosa sono le “allucinazioni” dei chatbot e perché preoccupano le aziende?

Le “allucinazioni” dei chatbot rappresentano uno dei rischi più significativi nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale conversazionale. Si verificano quando un sistema AI genera informazioni false o fuorvianti, esponendo le aziende a potenziali rivendicazioni legali, soprattutto se i clienti basano decisioni importanti su queste informazioni errate.

Un caso emblematico arriva dal Canada, dove un chatbot ha fornito dettagli inaccurati sulle spese di cancellazione, dimostrando concretamente come gli errori dell’IA possano tradursi in esposizione diretta alla responsabilità legale per le aziende.

Un quadro assicurativo rivoluzionario

L’Assicurazione per la Responsabilità Civile dell’IA di Armilla introduce un approccio pionieristico per affrontare i rischi specifici dei sistemi di intelligenza artificiale. Sottoscritta dagli assicuratori di Lloyd’s, tra cui Chaucer, questa polizza si attiva quando le applicazioni AI non raggiungono le prestazioni attese, generano errori critici, producono allucinazioni o forniscono informazioni inesatte che causano danni.

A differenza delle polizze tradizionali, che spesso escludono o sottovalutano i rischi legati all’IA, la soluzione di Armilla copre esplicitamente i costi legali e le responsabilità verso terzi derivanti da malfunzionamenti dell’intelligenza artificiale.

Una risposta a un vuoto nel mercato

Questa iniziativa risponde a quella che il CEO di Armilla, Karthik Ramakrishnan, definisce “copertura silenziosa per l’IA” – l’incertezza sul fatto che le polizze assicurative esistenti possano effettivamente rispondere a guasti specifici dell’intelligenza artificiale.

L’approccio si allinea ai quadri normativi emergenti, come la proposta di Direttiva sulla Responsabilità Civile dell’IA in Europa, che stabilisce una presunzione confutabile di causalità per i danni legati all’IA e garantisce ai richiedenti il diritto di accedere alle prove fornite dai provider di intelligenza artificiale.

Protezione completa per le aziende digitali

La protezione offerta da questa innovativa polizza assicurativa copre diverse dimensioni chiave:

  • Costi di difesa legale e richieste di risarcimento da terzi derivanti da allucinazioni dell’IA
  • Rimborso finanziario quando i sistemi di IA non riescono a soddisfare parametri prestabiliti
  • Copertura per danni reputazionali causati da errori dell’IA visibili pubblicamente
  • Protezione contro il “model drift”, ovvero il deterioramento delle prestazioni dell’IA nel tempo

Un processo di valutazione rigoroso

Il processo di valutazione sviluppato da Armilla esamina i sistemi di IA per volatilità e vulnerabilità alla sicurezza prima che venga concessa la copertura. Questo garantisce che il modello si generalizzi bene su diverse distribuzioni di dati e resista agli attacchi di prompt injection.

Questo approccio completo permette alle aziende di implementare chatbot con maggiore fiducia, mantenendo al contempo adeguate misure di salvaguardia contro i rischi unici presentati da queste tecnologie avanzate.

Una partnership strategica per il futuro

La partnership tra Lloyd’s of London e Armilla rappresenta una risposta strategica al panorama emergente dei rischi legati all’IA. Armilla, che ha iniziato il suo percorso nel programma Lloyd’s Lab Accelerator (coorte 10), si è evoluta fino a diventare un coverholder di Lloyd’s con un’esclusiva focalizzazione sull’assicurazione per l’intelligenza artificiale.

Questa collaborazione è culminata nell’aprile 2025 con il lancio della loro polizza di Assicurazione per la Responsabilità dell’IA, sottoscritta da alcuni assicuratori di Lloyd’s tra cui Chaucer.

Nasra Ahmed, Senior Innovation Manager presso Chaucer, ha sottolineato questo approccio collaborativo: “Siamo orgogliosi di collaborare con Armilla, sfruttando la loro distinta competenza tecnica per offrire al mercato un prodotto che fornisce la chiarezza e la certezza tanto necessarie alle aziende che affrontano le complessità dell’adozione dell’IA”.

In un’era in cui l’intelligenza artificiale diventa sempre più centrale nelle strategie aziendali, la possibilità di assicurarsi contro i suoi errori rappresenta non solo una rete di sicurezza finanziaria, ma un fondamentale passo avanti verso un’adozione più consapevole e responsabile di queste tecnologie. Lloyd’s di Londra e Armilla stanno tracciando la strada per un futuro in cui l’innovazione tecnologica e la gestione del rischio procedono di pari passo.

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