Modello 730/2025, quando serve l’estratto conto per accedere alle detrazioni fiscali

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In quali casi è utile conservare l’estratto conto per accedere alle detrazioni fiscali con il modello 730/2025?

La stagione della dichiarazione dei redditi è iniziata, dal 30 aprile è disponibile per la consultazione il modello 730/2025 precompilato, dal 15 maggio è, invece, possibile inoltrare la dichiarazione senza modificare il precompilato, oppure con modifiche rispetto ai dati riportati nel modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate.

Per ottenere detrazioni e deduzioni che comportano un risparmio di imposta o di ridurre la base imponibile Irpef, occorre dimostrare le spese effettuate e che possono beneficiare di tali agevolazioni. In un caso “eccezionale” è possibile dimostrare le spese con l’estratto conto.

Vediamo in quali casi è necessario conservare anche l’estratto conto bancario per dimostrare le spese e ottenere detrazioni e deduzioni fiscali.

Tracciabilità delle spese per ottenere le agevolazioni fiscali

La legge di Bilancio 2020 ha introdotto importanti novità per il riconoscimento delle agevolazioni fiscali, in particolare detrazioni e deduzioni. Le nuove regole richiedono che i pagamenti siano effettuati con strumenti tracciabili e che sia necessario conservare per 5 anni la documentazione utile a dimostrare la spesa stessa.

Sono pochi i casi in cui è possibile pagare in contanti e ottenere le agevolazioni fiscali e si tratta di prestazioni sanitarie presso il Servizio Sanitario Nazionale o strutture accreditate e acquisto di farmaci presso farmacie.

Tra i documenti necessari vi sono anche gli estratti del conto corrente utili quando il pagamento avviene con carta di credito e bancomat.

Tali documenti devono essere consegnati al momento della presentazione della dichiarazione con il modello 730/2025 per potersi avvalere delle detrazioni e deduzioni e conservati per 5 anni per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.


Modello 730/2025, quando serve l’estratto conto per accedere alle detrazioni fiscali

L’introduzione dell’obbligo di usare mezzi di pagamento tracciabili per beneficiare delle detrazioni fiscali è stato caratterizzato da molti dubbi e passi falsi.

Nel tempo, grazie anche alle delucidazioni dell’AdE, è diventato sempre più semplice attenersi alle norme sui pagamenti tracciabili, questo anche per merito dell’introduzione della fattura elettronica che permette all’Agenzia delle Entrate di avere già molti dati sugli oneri deducibili e detraibili, gli stessi sono indicati nel modello 730/2025 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia.

L’Agenzia delle Entrate infatti è a conoscenza fin dall’inizio delle operazioni che comportano detrazioni e deduzioni, ciò accade per le erogazioni liberali, spese di assicurazione, spese sanitarie, bonus edilizi, cedolare secca e tante altre spese.

La regola generale è che quando si presenta la dichiarazione dei redditi avvalendosi di professionisti e Caf, quindi senza avvalersi del modello precompilato o modificandolo, bisogna sempre presentare le ricevute dei pagamenti effettuati con mezzi tracciabili. Nel caso di pagamento con carta di credito o bancomat il pagamento può essere dimostrato anche con l’estratto conto bancario o della carta di credito.

Gli stessi documenti devono poi essere conservati al fine di mostrarli in caso di accertamenti e controlli dell’AdE.


730/2025 precompilato, modello della delega al Caf o al commercialista

Per le spese sanitarie è previsto che la detrazione del 19% sia fruibile soltanto se il pagamento è effettuato con versamento bancario o postale o altri sistemi tracciabili (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).

Il pagamento in contanti è ammesso solo per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e per pagare le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o dalle strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale.

Come fare? La prova della tracciabilità è affidata a diversi documenti.

Tra i documenti che possono attestare l’esborso, in primis vi è la ricevuta bancomat relativa alla spesa sostenuta. In alternativa, entra in campo l’estratto conto bancario, documento che è in ogni caso necessario nel caso di pagamenti effettuati con carta di credito.

Non basta più, insomma, il “semplice” scontrino o la fattura che indica la spesa sostenuta. Il contribuente deve provare che l’onere è stato pagato con mezzi diversi dal contante.

La richiesta dell’estratto conto consente al contribuente di salvare la detrazione fiscale in caso di mancanza della ricevuta rilasciata in seguito a pagamenti con POS.

Ricevuta bancomat, estratto conto o copia bollettino: come salvare le detrazioni fiscali nel modello 730/2025

In caso di invio del modello 730/2025 tramite CAF o professionisti abilitati, così come in caso di invio diretto utilizzando la dichiarazione precompilata, il contribuente è tenuto a dimostrare l’uso del mezzo di pagamento tracciabile per le detrazioni fiscali mediante prova cartacea della transazione.

I documenti utili sono stati elencati a grandi linee dall’Agenzia delle Entrate. Il contribuente può presentare e conservare:

  • la ricevuta bancomat relativa alla transazione;
  • l’estratto con bancario;
  • la copia del bollettino postale o del MAV;
  • la copia dei pagamenti effettuati con PagoPA.

In mancanza di tale documentazione, l’utilizzo di mezzi di pagamento diversi dal contante può essere documentato mediante annotazione in fattura o nella ricevuta fiscale o scontrino elettronico da parte del soggetto che ha percepito le somme relative alla spesa detraibile.

Ricordiamo che però dall’estratto conto deve essere desumibile che l’esborso e avvenuto a fronte di una cessione o prestazione per la quale è possibile avvalersi di detrazioni o deduzioni fiscali.


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