Sanità, il sindacato dei medici denuncia 50 Asl

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Carbonia Iglesias
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Episodi di condotta antisindacale, violazione delle norme sulla sicurezza, sull’orario di lavoro, sulle ferie, sui limiti dei turni di pronta disponibilità, sull’attività libero professionale e sulle prestazioni aggiuntive, disapplicazione delle tutele contro le aggressioni, mancata erogazione dei fondi contrattuali: è l’elenco delle inadempienze in numerose aziende sanitarie, dal nord al sud dell’Italia. La fotografia arriva dal sindacato dei medici dirigenti, Anaao Assomed, che ieri ha denunciato alle autorità giudiziarie 50 aziende sanitarie di varie regioni: «Violate leggi e contratti – afferma il segretario Anaao, Pierino Di Silverio – ed è solo l’inizio». Le aziende sanitarie, spiega il sindacato, risultano «inadempienti nell’applicare gli strumenti legislativi e contrattuali in loro possesso per garantire le migliori condizioni di lavoro possibili ai dirigenti medici sanitari».

Sono 50 le aziende denunciate in 16 Regioni. Tanti gli esempi concreti: in Piemonte Anaao ha denunciato l’Asl di Torino e tutte le 10 aziende sanitarie della Liguria in seguito alle aggressioni al personale e per l’inadempienza delle norme di sicurezza; in Emilia tutte le 13 aziende sanitarie per la mancata osservanza delle norme sul diritto essenziale alla fruizione delle ferie. Al Centro, tra le altre, le 11 aziende in Toscana per comportamento antisindacale; nel Lazio l’Ospedale Oftalmico perché non riconosce ai medici del Pronto soccorso l’incentivo previsto da un accordo regionale (ma ha promesso di riconoscere il pagamento). Nelle Marche l’Aou Ospedali riuniti di Ancona perché costringe i medici a fare eccessivi turni di pronta disponibilità.

Tra le denunce al Sud e Isole, figura l’Asl Taranto per irregolarità tra cui uso improprio dei fondi per gli straordinari. In Sardegna l’Arnas Brotzu di Cagliari per violazione della disciplina in materia di incarichi e quindi condotta antisindacale, così come l’Asp Palermo. «Il lavoro del medico in Italia è considerato un incubo. Ci aspetteremmo – afferma Di Silverio – che le aziende sanitarie fossero dalla nostra parte, e quindi dalla parte dei cittadini, invece dalla nostra indagine emerge un quadro disarmante. Alla fine di questa serie di azioni creeremo, speriamo entro l’autunno, un libro bianco con tutte le violazioni registrate. Difendere i professionisti significa difendere il Servizio sanitario nazionale. O si cambia, o si muore».

Prosegue lo scontro sui fondi alla Sanità. Quella pubblica «non può sopravvivere di propaganda. Senza un’inversione di rotta sul finanziamento pubblico, accompagnata da coraggiose riforme, il nostro Ssn non sarà più in grado di garantire l’universalità delle cure»: è l’allarme lanciato, dopo lo scontro di mercoledì alla Camera tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein sul finanziamento al servizio sanitario, dal presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta che prevede per il periodo 2026-2029 una perdita di 39,9 miliardi per il Fondo sanitario.

Ieri in serata la precisazione del sindacata: «Dopo i ripetuti solleciti del febbraio e dell’aprile scorso e le ulteriori diffide del 6 maggio inviate a tutte le Aziende sanitarie toscane, alle 17 (di ieri ndr) risultano totalmente inadempienti solo l’Azienda Toscana Centro e la Fondazione Monasterio. Le Aziende Meyer e Nordovest hanno risposto alle 15 di oggi, mentre tutte le altre, Aou Pisana, Aou Careggi, Aou Senese, Asl Toscana Sud Est, Ispro, Arpat, Estar alla fine del mese di aprile». Le risposte delle aziende toscane «in alcuni casi parziali e non sufficientemente dettagliate saranno attentamente vagliate e, se del caso e in accordo con la segreteria nazionale, si procederà con ulteriori azioni. Spiace dover sottolineare che, per ottenere risposte ed adempimenti che dovrebbero essere semplicemente dovuti, si sia costretti ad alzare i toni»



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link