intelligenza artificiale in campo per prevenire il fallimento

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Il fallimento d’impresa non è più una tappa inevitabile. L’INPS ha presentato a Milano MO.CRI., un nuovo modello operativo che chiama in campo l’intelligenza artificiale

Un cambio di paradigma nell’ambito delle crisi d’impresa.

Oltre 400 tra avvocati e dirigenti dell’Istituto hanno partecipato al workshop tenutosi il 12 maggio nella sede di Assolombrda, centrato sul tema: “Il ruolo dell’INPS nella gestione delle crisi d’impresa dopo il Correttivo Ter al Codice della Crisi

Secondo il Presidente INPS Gabriele Fava, il futuro passa da un welfare generativo e da un nuovo patto con le imprese.“ L’obiettivo è evitare che le difficoltà diventino strutturali” – ha dichiarato – “prevenendo il fallimento attraverso strumenti digitali, controlli ex ante e l’introduzione del pre-DURC”, ovvero la necessità di una verifica anticipata della regolarità contributiva di un’azienda.

MO.CRI: il sistema predittivo che intercetta il rischio di fallimento

A rappresentare la vera svolta è il progetto MO.CRI – Monitoraggio Crisi, annunciato da Antonio Pone, Direttore Centrale Entrate INPS. Si tratta di una piattaforma nazionale di monitoraggio e gestione delle esposizioni debitorie, alimentata da intelligenza artificiale.

“Il futuro” – ha detto Pone – “è una gestione manageriale, proattiva, tempestiva, in grado di alleggerire il carico degli operatori e intervenire in tempo reale”. L’obiettivo è chiaro:

  • analizzare flussi irregolari;
  • segnalare anomalie;
  • valutare in tempo reale i segnali di fallimento imminente;

L’Amministrazione pubblica sposta l’attenzione dal recupero tardivo al salvataggio tempestivo.

Le funzioni del Polo Crisi INPS: gestire i segnali prima del crollo

Il Polo Crisi d’Impresa, nato a Milano nel 2021, rappresenta il laboratorio operativo di questa visione. Come ha spiegato il suo ideatore Mauro Saviano, il Polo si fonda su tre pilastri:

  • Prevenzione e dialogo anticipato con le imprese;
  • Gestione sistemica del debito, con figure professionali specializzate;
  • Riduzione del danno economico grazie a strumenti digitali;

Saviano ha anche evidenziato un dato interessante: “Il numero delle insinuazioni INPS nei fallimenti cresce, ma l’importo medio dei crediti diminuisce” .Segno che l’intervento è più tempestivo, e il danno contenuto.

Fallimento e riforma: il nuovo ruolo giuridico dell’INPS

Non solo tecnologia. Il convegno ha toccato anche aspetti giuridici cruciali. Paolo Bonetti, Coordinatore Regionale Avvocatura INPS Friuli-Venezia Giulia, ha spiegato l’impatto della riforma:

  • il passaggio da fallimento a liquidazione giudiziale;
  • l’introduzione del concordato semplificato;
  • la certificazione del credito contributivo;

L’INPS, ha chiarito Bonetti, assume un ruolo più attivo nei procedimenti di insolvenza, dialogando direttamente con il debitore e con il pubblico ministero nei piani di risanamento.

Anche Giannicola Rocca, commercialista ed esperto di crisi aziendali, ha sottolineato l’integrazione tra cultura giuridica e cultura economica come punto di forza del nuovo approccio: l’INPS non è più solo un creditore, ma un soggetto protagonista nel salvare imprese prima del fallimento.

Si è espresso anche il Coordinatore Distrettuale dell’Avvocatura INPS di Brescia Alessandro Mineo, approfondendo la questione delle transazioni contributive e degli strumenti per trovare un bilanciamento tra tutela dell’attività imprenditoriale e recupero del debito pubblico. Ha evidenziato come il concordato preventivo e gli accordi di ristrutturazione possano salvare aziende.

L’obiettivo dell’INPS è quello di ridurre i fallimenti, aumentare la sostenibilità e fornire maggiore tutela per imprese e lavoratori

Il ruolo dell’INPS nei fallimenti aziendali
Ecco come l’INPS cambia la gestione delle crisi aziendali – Comunicato stampa del 13 maggio 2025



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