Fondi europei, la lente della Corte dei conti contro disfunzioni, frodi e corruzione: intervista al presidente Guido Carlino

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Tra le tante attività che rientrano nella giurisdizione della Corte dei conti, c’è quella legata ai rapporti tra Unione europea, enti e imprese. Una triangolazione che richiede rispetto di determinati paletti e controllo approfondito delle azioni messe in campo.

A spiegare come avvengono i monitoraggi e gli interventi specifici è il presidente della Corte dei conti, Guido Carlino, che interverrà a Cosenza durante le giornate di studio organizzate per venerdì 16 e sabato 17 dalla Camera di Commercio, dal titolo “La tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea”.

«La Corte dei conti – chiarisce l’alto magistrato – verifica anche le modalità di impiego dei fondi unionali affidati alle imprese, attraverso le Pubbliche amministrazioni, per realizzare i programmi pubblici di spesa. Infatti, l’art. 22 del Regolamento Ue 2021/241 impone agli Stati membri di prevedere un sistema di controllo efficace ed efficiente e di adottare “tutte le opportune misure, in particolare per quanto riguarda la prevenzione, l’individuazione e la rettifica delle frodi, dei casi di corruzione e dei conflitti di interessi”, per tutelare gli interessi finanziari dell’Unione europea e per garantire un utilizzo dei fondi conforme al diritto comunitario e nazionale. Sul punto, le Sezioni di controllo della Corte verificano il corretto impiego dei fondi grazie a strumenti di monitoraggio in grado di constatare la qualità della spesa e di intercettare tempestivamente possibili disfunzioni gestionali e ritardi operativi, prima che possano compromettere il raggiungimento dei traguardi previsti. Le Sezioni giurisdizionali, invece, decidono sulle azioni di danno proposte dalle Procure regionali anche nell’interesse dell’Unione europea, come da consolidata giurisprudenza della Cassazione (ordinanza n. 20701 del 10 settembre 2013). Peraltro, l’azione può essere esercitata anche nei confronti di privati, e quindi imprese, percettori di contribuzioni o finanziamenti pubblici, in caso di impiego delle risorse difforme dai fini pubblici previsti dai programmi di spesa oggetto di finanziamento».

L’aspetto delle truffe è certamente uno di quelli sotto la lente d’ingrandimento. Come si estrinsecano e su che cifre si attestano?

«In realtà, per tutelare gli interessi finanziari dell’Unione, la Corte dei conti interviene non solo in relazione a condotte fraudolente o truffaldine intese nel significato penalistico, ma anche su episodi di mala gestio, frutto di grave negligenza e non necessariamente connotati da dolo. Dalle statistiche pubblicate in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2025, emerge che le Procure presso la Corte dei conti hanno emesso, nel 2024, 271 atti di citazione in giudizio, per oltre 277 milioni di euro di indebita erogazione o cattivo utilizzo di fondi pubblici nazionali e Ue».

I progetti legati al Pnrr costituiscono un effetto moltiplicatore di queste condotte illecite?

«Indubbiamente, la presenza di notevoli risorse pubbliche sollecita anche gli interessi della criminalità organizzata a trarre vantaggi illeciti. È pertanto necessaria una particolare attenzione sul territorio anche da parte delle Procure regionali della Corte dei conti, ogni volta che il giudice ordinario o la Guardia di finanza segnalino episodi di indebita appropriazione di risorse pubbliche in applicazione del Regolamento Ue 2021/241, che impone agli Stati membri di provvedere “al recupero degli importi erroneamente versati o utilizzati in modo non corretto”».

Qual è la strada da seguire per un impiego ottimale dei fondi e in che misura le sinergie con altre Istituzioni e/o Autorità sono importanti?

«L’impiego ottimale dei fondi richiede un’intensa attività delle amministrazioni, con approcci metodologici tesi a sviluppare sistemi condivisi di analisi e valutazione dei dati. È altresì fondamentale la sinergia tra tutte le Istituzioni di controllo e giudiziarie preposte a intercettare irregolarità e inefficienze nell’azione amministrativa e a contrastare gravi deviazioni dagli obiettivi comunitari e nazionali, casi di corruzione e frodi a danno del bilancio europeo. Va rilevata, al riguardo, la stretta cooperazione delle Procure della Corte dei conti sia con la Procura europea (EPPO), che con l’Olaf, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, per il contrasto ai fenomeni corruttivi, fraudolenti e a qualsiasi altra attività illecita che leda gli interessi finanziari dell’Unione europea».

Che contributo può dare il convegno di Cosenza al dibattito pubblico e all’azione istituzionale e imprenditoriale?

«Il convegno di Cosenza, sapientemente organizzato dal presidente della Camera di commercio Klaus Algieri, contribuisce a valorizzare temi di grande rilievo che incidono sul tessuto sociale ed economico e a far comprendere il grave danno per cittadini, famiglie e imprese, derivante dall’impiego illecito delle risorse comunitarie, che costituisce un freno agli investimenti e allo sviluppo».

Algieri: la legalità economica costruisce fiducia e sviluppo

«La tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea è oggi una responsabilità condivisa che coinvolge istituzioni, imprese e società civile». Lo afferma il presidente della Camera di commercio di Cosenza Klaus Algieri, che domani aprirà la due giorni di studio nella città bruzia. «Il convegno promosso dalla nostra Camera di commercio – spiega – nasce con l’obiettivo di offrire uno spazio di riflessione concreta su come prevenire abusi, sprechi e inefficienze che compromettono la fiducia nei fondi europei e lo sviluppo dei territori, incidendo direttamente sulla qualità della vita.

La presenza di relatori di eccellenza, a partire dal presidente della Corte dei conti, Guido Carlino, ma anche del giudice della Corte costituzionale, Angelo Buscema, conferma il valore scientifico e istituzionale di queste due giornate». Gli interventi spazieranno dal controllo sull’impiego delle risorse unionali alle sinergie tra autorità nazionali ed europee, passando per il ruolo attivo di cittadini, imprese e professionisti nel promuovere un uso corretto dei fondi a vantaggio della collettività.

Le parole di Algieri richiamano con forza un punto condiviso da tutto l’Ente camerale cosentino: «La trasparenza non è solo un dovere, ma una condizione necessaria per costruire fiducia, crescita e futuro. Riuscire a tradurre i principi in comportamenti concreti è la vera sfida che ci attende», tiene a sottolineare il presidente. Che aggiunge: «Come Camera di commercio, crediamo che eventi come questo possano contribuire in modo concreto alla diffusione della cultura della legalità economica, valorizzando le buone pratiche, sostenendo il tessuto imprenditoriale e favorendo un dialogo aperto tra istituzioni, enti locali, professionisti e cittadini. A Cosenza, il 16 e 17 maggio, proveremo a dimostrare che la buona gestione non è un’utopia, ma un impegno possibile, necessario e condiviso».

Il programma delle due giornate di studio a Cosenza

“La tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea”: è il tema su cui si svilupperanno le due giornate di studio, in programma venerdì 16 e sabato 17 alla Camera di commercio di Cosenza, che ha aperto la call for papers sul sito istituzionale cs.camcom.gov.it e organizza l’evento con il patrocinio della Corte dei conti e di Unioncamere.

Domani, alle 15, aprirà i lavori Klaus Algieri, presidente dell’Ente camerale di Cosenza; a seguire, Elbano De Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili; Wanda Ferro, sottosegretaria al ministero dell’Interno; Maria Tripodi, sottosegretaria al ministero degli Affari esteri; Roberto Occhiuto, governatore della Calabria; Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza; Franz Caruso, sindaco di Cosenza. Guido Carlino, presidente della Corte dei conti, presiederà la sessione in cui relazioneranno Daniele Franco, già ragioniere dello Stato e direttore della Banca d’Italia; Antonietta Damato, ordinaria di Diritto Ue all’Università di Bari; Giacomo D’Amico, ordinario di Diritto costituzionale all’UniMe; Fabrizio Luciani, ordinario di Diritto amministrativo all’UniCal. Modera Erminia Giorno, segretaria generale dell’ente camerale.

Sabato dalle 9,30, dopo i saluti di Algieri, di Romeo Ermenegildo Palma (procuratore della Corte dei conti Calabria) e di Claudio Consales (Consiglio nazionale forense), Angelo Buscema (giudice della Corte costituzionale) presiederà la sessione in cui interverranno Adriano Scudieri (procuratore europeo delegato EPPO), Bruno Bartoloni (generale Gdf), Quirino Lorelli (procuratore della Corte dei conti Valle d’Aosta), Carlo Chiappinelli (presidente di Sezione della Corte dei conti-coordinatore Sezioni riunite in sede di controllo) e Pierlugi Caterino (Olaf, Ufficio europeo antifrode).



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