“Illuminazione e cartelli, le imprese vanno aiutate”

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“Finalmente abbiamo una scadenza chiara. Ora c’è bisogno di programmare con attenzione quelli che saranno i prossimi interventi e avere più attenzione verso le imprese”. La reazione di Giancarlo Tonelli alle ultime novità sulla Garisenda è a metà, il direttore di Confcommercio Ascom lo sottolinea: da una parte c’è la possibilità di avere una finestra temporale certa su cui ragionare, mentre dall’altra restano le difficoltà di un commercio che soffre ormai da tempo.

“Non c’è dubbio che avremo minimo altri tre anni quindi bisogna monitorare l’andamento dei lavori – incalza Tonelli –, ma anche il contesto che vivono imprese, pubblici esercizi, artigiani nelle strade limitrofe. A cominciare in particolare da via San Vitale, ma anche via Zamboni e Strada Maggiore. In un contesto economico cambiato è chiaro che servono interventi continuativi per sostenere le attività: bandi e ristori per le attività, a fronte di un calo di fatturato, sicuramente”.

“Ma serve anche attenzione in tema di sicurezza – prosegue Tonelli –: chiediamo innanzitutto di potenziare l’illuminazione pubblica, richiesta avanzata anche dai comitati dei residenti. Non da ultimo è importante ci sia un tavolo vero e proprio, che eviti soluzioni prese sulla testa dei residenti e commercianti e che immagini come verrà rivisto il sistema della mobilità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Confesercenti: “Ancora tre anni di cantieri, ancora tre anni di disagi e di mancati guadagni per i commercianti – si legge in una nota –, che chiedono all’amministrazione di accorciati i tempi dei cantieri. I cali di fatturato registrati in questi mesi hanno messo in ginocchio le attività”. “I nostri soci – ribadiscono da Confesercenti – chiedono che il cantiere sia mantenuto nell’attuale perimetro e, magari, ristretto ancora di più. Non saranno tollerati ulteriori allargamenti”. Anzi, i soci chiedono miglioramenti: “Più luce e più cartelli. Tanti pubblici esercizi e negozi sono stati vittime di furti con scasso e rapine a causa del buio. Poi sgravi fiscali e contributi alle imprese disagiate vanno mantenuti e, magari, rimodulati nel caso in cui la crisi si faccia ancora più stringente”.

Non è mancato l’attacco del centrodestra: “Le pressioni della Lega per la tutela della Garisenda hanno funzionato e il sindaco sembra aver finalmente depositato il progetto – sferza il deputato Davide Bergamini –. Quando si dice: meglio tardi che mai. Peccato che sia in forte ritardo e i bolognesi dovranno attendere le prescrizioni necessarie senza le quali i lavori non possono nemmeno iniziare”. “Sono surreali le dichiarazioni di Lepore che vorrebbe scaricare sulla Soprintendenza le sue responsabilità in relazione ai ritardi”, chiude Matteo Di Benedetto, capogruppo del Carroccio in Comune.

Francesco Moroni



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