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Gli investitori in fondi ed Etf non sono rimasti immuni dal crollo dei mercati dopo l’annuncio dei dazi americani lo scorso 2 aprile e dalla volatilità che ne è seguita.
Le Borse mondiali hanno in parte recuperato tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, ma l’indice Morningstar Global Markets rimane in rosso di oltre il 3% in euro dal cosiddetto Liberation Day.
I segnali di un raffreddamento del sentiment degli investitori si erano già visti nei primi tre mesi dell’anno, con un rallentamento dei flussi diretti verso i fondi e gli Etf azionari e un aumento verso gli obbligazionari.
Nel dettaglio, i dati Morningstar mostrano che il reddito fisso ha raccolto circa 83 miliardi di euro da gennaio a marzo in tutta Europa, mentre le strategie azionarie hanno segnato un +71,5 miliardi.
Un ulteriore indicatore del cambio di sentiment, soprattutto per il riaccendersi dei timori di inflazione, si è avuto dal successo degli strumenti specializzati sulle materie prime, in particolare l’oro, che hanno invertito la tendenza rispetto ai mesi precedenti, raccogliendo oltre 5 miliardi di euro. Queste strategie sono state viste anche come un modo per proteggersi dalla volatilità dei mercati.
L’analisi dei flussi nei fondi e negli Etf nella prima parte dell’anno rivela altre cinque importanti indicazioni sul comportamento degli investitori europei, inclusi quelli italiani.
1) Meno Wall Street e più Europa
Uno dei segnali più importanti è il calo di popolarità dei fondi azionari che investono oltreoceano. “L’appetito per le strategie azionarie statunitensi si è raffreddato a causa dell’incertezza politica, mentre gli investitori si sono orientati verso i fondi azionari europei dopo un periodo prolungato di deflussi”, spiega Giovanni Cafaro, analista di Morningstar.
Gli azionari Europa large-cap blend si sono collocati al secondo posto per raccolta netta nel primo trimestre (+16,6 miliardi di euro), dietro ai fondi e agli Etf azionari globali large-cap blend (+45,5 miliardi). Negli ultimi tre anni, i comparti specializzati sul Vecchio Continente avevano subito deflussi per 36 miliardi di euro.
2) Fondi ed Etf obbligazionari: prudenza e flessibilità
Un secondo indicatore delle preferenze degli investitori è la ricerca di strategie prudenti e flessibili nel reddito fisso. La categoria che ha raccolto di più, infatti, è quella degli obbligazionari in euro a brevissimo termine (+12 miliardi).
“L’interesse degli investitori rimane fissato sul desiderio di una copertura contro l’inflazione in un contesto di incertezza sui tassi di interesse e sull’attrattiva dei rendimenti in un mercato volatile”, afferma Cafaro di Morningstar.
Per quanto riguarda i fondi obbligazionari flessibili, il ritorno di popolarità è cominciato l’anno scorso, probabilmente per l’interesse nell’approccio attivo di fronte a un contesto economico e di mercato sfidante, con i rendimenti dei bond che sono stati piuttosto volatili negli ultimi mesi.
Infine, non si possono ignorare i 4,4 miliardi di euro raccolti nel primo trimestre dai fondi obbligazionari in franchi svizzeri, segnale che gli investitori hanno scelto questa valuta-rifugio di fronte all’incertezza sulla forza e la stabilità del dollaro, a causa dei dazi americani.
3) Etf, focus sulla difesa tra spese militari e incertezza
Un terzo indicatore del comportamento degli investitori è il successo degli Etf specializzati sul tema della difesa, che hanno ricevuto ingenti afflussi soprattutto dopo gli annunci di aumento della spesa in questo campo in Europa, in particolare in Germania. Il più grande Etf del segmento, ossia VanEck Defense Etf, che ha un patrimonio di 3,7 miliardi di euro, ha raccolto oltre 1,5 miliardi nei primi tre mesi dell’anno.
Nel complesso, però, i fondi tematici, che sono stati molto popolari tra il 2020 e il 2021, stanno perdendo appeal, con 72 miliardi di deflussi netti da giugno 2023. Sono state particolarmente colpite le strategie sul cosiddetto mondo fisico, che comprende la transizione energetica, il cibo, i trasporti e la gestione delle risorse naturali, le quali hanno subito costanti deflussi negli ultimi 18 mesi.
4) Fondi Esg: primi deflussi dal 2018 nel primo trimestre
Un quarto indicatore del cambio nelle preferenze degli investitori riguarda i fondi sostenibili. Per la prima volta dal 2018, queste strategie hanno subito riscatti in Europa, dopo anni di raccolta consistente. Morningstar ha stimato deflussi netti per 1,1 miliardi. Tra le cause – spiegano gli analisti – ci sono “diversi anni di risultati poco soddisfacenti, l’incertezza legata al rallentamento degli aggiornamenti normativi in Europa e nel Regno Unito e i significativi passi indietro in materia di diversità, equità, inclusione e sostenibilità negli Stati Uniti”.
I deflussi dai fondi sostenibili contrastano con l’andamento delle strategie tradizionali, che hanno registrato una crescita organica (flussi in rapporto al patrimonio iniziale) positiva e una raccolta di 143 miliardi di euro nel primo trimestre.
5) Etf ai massimi, ma tornano in auge i fondi attivi
Infine, l’ultimo indicatore è il ritorno di fiamma per le strategie attive, che hanno registrato i più forti flussi in ingresso dal 2021, grazie soprattutto ai 74,3 miliardi raccolti dai fondi obbligazionari attivi nel trimestre, che ha portato il totale dell’ultimo anno a 264 miliardi. Nel segmento azionario, invece, la leardership continua ad essere in mano agli azionari.
Nonostante la ripresa delle strategie attive, i fondi passivi crescono e rappresentano quasi il 30% del patrimonio complessivo dell’industria del risparmio gestito europea. In particolare, gli Etf hanno toccato il record di 91 miliardi di raccolta netta nel primo trimestre 2025, grazie soprattutto agli azionari (+70,2 miliardi).
(FINE DELL’ARTICOLO)
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Domande frequenti su Etf e fondi: ecco dove stanno investendo gli europei nel 2025
Qual è stata la performance generale dei mercati globali nel periodo successivo all’annuncio dei dazi americani?
Nonostante un parziale recupero tra fine aprile e inizio maggio, l’indice Morningstar Global Markets è rimasto in calo di oltre il 3% in euro dal cosiddetto Liberation Day, indicando una performance negativa complessiva.
Qual è stato il trend degli investimenti in fondi ESG nel primo trimestre del 2025?
L’articolo evidenzia che i fondi ESG hanno registrato i primi deflussi dal 2018 nel primo trimestre del 2025, suggerendo un cambiamento nel sentiment degli investitori verso questo tipo di investimento.
Come si sono posizionati gli investitori europei rispetto agli investimenti in Europa e negli Stati Uniti nel 2025?
Gli investitori europei nel 2025 hanno mostrato una preferenza per gli investimenti in Europa rispetto a Wall Street, indicando un possibile cambiamento nelle strategie di allocazione geografica del capitale.
Qual è la strategia prevalente per gli investimenti in fondi ed ETF obbligazionari?
La strategia prevalente per gli investimenti in fondi ed ETF obbligazionari è improntata alla prudenza e alla flessibilità, probabilmente in risposta all’incertezza economica e alla volatilità dei mercati.
Qual è la tendenza attuale tra ETF e fondi attivi?
Mentre gli ETF hanno raggiunto i massimi, si osserva un ritorno di interesse verso i fondi attivi, suggerendo che alcuni investitori potrebbero cercare una gestione più dinamica in un contesto di mercato incerto.
Gli investitori in fondi ed Etf non sono rimasti immuni dal crollo dei mercati dopo l’annuncio dei dazi americani lo scorso 2 aprile e dalla volatilità che ne è seguita.
Le Borse mondiali hanno in parte recuperato tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, ma l’indice Morningstar Global Markets…
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