Cresce l’occupazione, giovanile e al femminile. Investimenti in cinque anni di oltre 2,1 miliardi

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LA DISTRIBUZIONE Moderna costituisce un settore strategico per l’economia del Paese e per lo sviluppo della filiera agroalimentare italiana. Attraverso i suoi oltre 25 mila punti vendita, infatti, transita circa l’81% dei consumi alimentari degli italiani, rendendola di fatto l’interfaccia principale tra la filiera produttiva e il consumatore finale. Questo posizionamento la pone come attore chiave, non solo per la capacità di stimolare un cambiamento positivo all’interno della filiera, ma anche nel guidare ed orientare le scelte di produttori e consumatori verso modelli più sostenibili.

In questo contesto, è stato presentato l’8 maggio a Roma, al Ministero dell’Imprese e del Made in Italy, il “Bilancio di impatto socio-economico di Lidl in Italia” stilato da The European House – Ambrosetti (TEHA). Lo studio ha misurato gli impatti e il contributo di Lidl, un attore di rilievo crescente nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, alla creazione di valore per il Sistema Paese. Il documento rileva che nel 2023 l’azienda abbia raggiunto 7,2 miliardi di euro di ricavi, frutto di un percorso di crescita strutturato e costante negli anni.

Anche la performance occupazionale è positiva; tra il 2014 e il 2023 l’occupazione diretta di Lidl in Italia è aumentata con un tasso medio annuo del +8,3%, arrivando a 20.814 dipendenti. Gli aspetti rilevanti dell’impatto dell’insegna riguardano l’occupazione femminile (61,9% del totale dipendenti) e l’occupazione giovanile. Gli under-30 rappresentano, infatti, il 25,1% dell’organico, un dato di oltre 4 punti percentuali superiore rispetto alla media del settore che si ferma al 20,9%.

In particolare, ai giovani dai 18 ai 29 anni, è dedicato un percorso biennale di formazione e lavoro. Si tratta di “Lidl 2 your career“, con il quale l’azienda coniuga l’apprendimento in aula negli Istituto Tecnico Superiore (ITS) e il training on the job in uno degli store Lidl. Dopo il successo dell’edizione pilota nel 2022, con l’inserimento di 29 giovani, il progetto si è ampliato con 115 studenti nel 2023 e ulteriori 220 inserimenti nel 2024, grazie alla collaborazione con 8 ITS dal Nord al Sud del Paese, su un totale di 147 presenti in Italia.

Gli investimenti negli ultimi cinque anni da Lidl Italia sono di oltre 2,1 miliardi e sono stati destinati all’apertura di nuovi punti vendita, al rinnovamento di quelli esistenti e all’ampliamento della struttura logistica, con una media di 1,9 nuove aperture di punti vendita al mese negli ultimi 10 anni, arrivando a gestire, al termine del 2024, un totale di 777 punti vendita diretti e 12 hub logistici.

Il legame di Lidl Italia con le aziende del Paese si è consolidato negli anni, grazie a partnership durature. Tra il 2019 e 2023 i fornitori di lungo periodo (con almeno 5 anni continuativi) di Lidl hanno registrato una crescita complessiva del 30,4% in termini di ricavi. Tali fornitori hanno registrato un aumento del 24,2% in termini di Valore Aggiunto, 2,1 volte superiore a quello delle aziende comparabili. La crescita riguarda anche le Piccole e Medie Imprese Italiane, il 47,5% del totale delle realtà coinvolte. Gli acquisti diretti di Lidl da fornitori italiani hanno un effetto positivo più ampio, interessando più filiere economiche. Il Valore Aggiunto, con componenti indiretta e indotta insieme a quella diretta, nel 2023 è statodi 6,7 miliardi di euro.

Lelizia Magnani



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