Reati informatici, oltre 2000 nel 2023. Confartigianato è preoccupata

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Si può dire, con cognizione di causa, che la vera minaccia arriva dal web. Almeno secondo i dati di Confartigianato Belluno, secondo i quali due terzi dei delitti che colpiscono le imprese bellunesi fanno parte della categoria dei reati informatici. Per la precisione il 65,8 per cento dei 2099 fatti criminosi denunciati in un anno in provincia riguardi frodi informatiche e attacchi digitali.

«Purtroppo – commenta la presidente dell’associazione di categoria Claudia Scarzanella – anche e soprattutto le piccole imprese sono vulnerabili a questi reati, che sono sempre più frequenti: si va dal furto di dati alle truffe via PEC. Vanno quindi poste in essere le procedure necessarie per la tutela del cittadino e dell’impresa. Confartigianato, attraverso la categoria ICT, ha lavorato e sta lavorando per sensibilizzare gli associati e portarli verso una maggiore consapevolezza dei rischi del mondo digitale, visto il numero di casi in aumento proprio di reati di tipo informatico».

Ancora secondo i dati diffusi dall’associazione, nell’arco di quattro anni, dal 2019 al 2023, in provincia di Belluno i delitti che colpiscono l’attività d’impresa sono cresciuti del 9,1 per cento, a causa della crescita del 19,2 per cento dei reati informatici. I quali, peraltro, non colpiscono soltanto le grandi aziende, ma anche le micro-imprese, le partite IVA e i laboratori artigiani.

«Viviamo in un contesto in cui la minaccia informatica è costante, – commenta Andrea Talamini, presidente del mestiere ICT di Confartigianato Imprese Belluno – ma troppo spesso non ne siamo pienamente consapevoli. I rischi che corriamo, sia come individui che come aziende, sono reali e in continua evoluzione. Per questo motivo è fondamentale accrescere la consapevolezza e la cultura della sicurezza informatica. La nostra associazione è attivamente impegnata nel supportare le micro e piccole imprese del territorio, offrendo consulenza mirata e soluzioni concrete per rafforzare la loro protezione digitale. Invitiamo tutte le aziende a prendere seriamente questi rischi e ad affidarsi a professionisti del settore per salvaguardare i propri dati e garantire la continuità del business».



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