Italdesign a rischio: oltre 1000 lavoratori in bilico

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Un fulmine nel cielo, già incerto, dell’automotive piemontese: la vendita di Italdesign da parte del gruppo Audi – Volkswagen rischia di trasformarsi in una nuova emorragia occupazionale per il territorio. A lanciare l’allarme è la Consigliera Regionale del Partito Democratico Laura Pompeo, che chiede un intervento immediato e straordinario della Regione Piemonte per salvaguardare i più di 1000 lavoratori impiegati nello stabilimento di Moncalieri e per tutelare un patrimonio industriale e progettuale riconosciuto a livello internazionale.

“Italdesign – afferma Pompeo – è molto più di un’azienda: è un pezzo di storia dell’ingegneria e del design automobilistico italiano, un’eccellenza che ha portato il nome del Piemonte nel mondo, fondata dal genio di Giorgetto Giugiaro e diventata nel tempo un punto di riferimento imprescindibile per la progettazione del veicolo del futuro”.

La notizia della possibile cessione – che arriva in un momento già critico per l’intero comparto auto, stretto tra transizione elettrica, globalizzazione e delocalizzazioni – ha creato forte preoccupazione tra i lavoratori, i sindacati e le amministrazioni locali. Il timore concreto è che l’eventuale acquirente, ancora ignoto, possa procedere a ridimensionamenti, delocalizzazioni o smantellamenti progressivi, colpendo in particolare le sedi operative italiane, tra cui quella storica di Moncalieri.

Non possiamo permettere un altro caso Pininfarina o Bertoneavverte Pompeo –. Non possiamo restare a guardare mentre un’altra eccellenza piemontese viene disgregata. La Regione ha il dovere di intervenire tempestivamente, attivando un tavolo con il Ministero delle Imprese, i sindacati e il gruppo Volkswagen, per chiedere garanzie sul mantenimento della produzione e dei livelli occupazionali”.

A preoccupare è anche il vuoto di visione politica sulla trasformazione del settore, come evidenziato dalla stessa Consigliera: “La transizione verso l’elettrico, necessaria e inevitabile, sta avvenendo in modo caotico e troppo rapido, come sottolineato dallo stesso Giugiaro. Così facendo, si mette in crisi la sostenibilità industriale e sociale del nostro comparto. Dobbiamo accompagnare questa trasformazione con politiche industriali serie, investimenti nella riqualificazione, incentivi alla progettazione e, soprattutto, con il rispetto del lavoro e delle persone”.

Italdesign oggi non è solo un marchio prestigioso: è una realtà che occupa oltre 1000 tra ingegneri, designer, progettisti e tecnici altamente qualificati, molti dei quali formati in Piemonte, con una filiera di fornitori e collaborazioni che coinvolge centinaia di piccole e medie imprese del territorio. Perdere questa rete significherebbe distruggere decenni di know-how e competenze, difficilmente replicabili.

“Chiedo con forza – conclude Pompeo – che la Giunta regionale prenda posizione pubblicamente e attivi subito ogni strumento utile per difendere i lavoratori e il futuro di Italdesign. Non c’è tempo da perdere. Serve un patto tra istituzioni, imprese e sindacati per salvare il cuore tecnologico dell’automotive piemontese”.

Mentre il Piemonte si interroga sul proprio ruolo nel mondo che cambia, la vicenda Italdesign rappresenta un test cruciale sulla capacità del sistema politico e industriale di difendere il lavoro, l’innovazione e l’identità produttiva del territorio.





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