Strade e parchi, a Belluno il verde curato dalle aziende agricole

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Dieci lotti, altrettante aziende agricole impegnate, un “matrimonio” lungo tre anni e che vale più di 1,2 milioni di euro, con l’obbiettivo di avere un verde più curato in città: queste le basi della convenzione tra il Comune di Belluno e le aziende agricole del territorio che vedrà le “imprese del verde” impegnate nello sfalcio e taglio erba in città.

“Servizio di sfalcio e taglio dell’erba dei cigli stradali e delle aree verdi del Comune di Belluno. Anni 2025-2026-2027”: questo il titolo della convenzione presentata a Palazzo Rosso dall’amministrazione comunale, dalle associazioni di categoria e dai firmatari. «Diamo il via a una modalità diversa di gestione del verde, che ci consentirà di avere una città sempre più in ordine e, in caso, di dialogare in maniera più diretta con l’impresa per migliorare e implementare il servizio», ha esordito il sindaco Oscar De Pellegrin.

Si dice «fiero di questo lavoro, che ha visto impegnati in uno splendido lavoro di squadra il sindaco, la giunta, gli uffici, le associazioni di categoria che mi hanno seguito su questa strada» l’assessore alle manutenzioni Franco Roccon, che ha dato anche le cifre di questo accordo: 408 mila euro all’anno complessivi, poco più di quanto speso nei periodi precedenti («ma non dimentichiamo l’inflazione, l’aumento dei costi dei carburanti e anche la realizzazione di nuove ciclabili, come la Antole-Casoni, che hanno incrementato il numero di chilometri di strade da mantenere pulite», ha sottolineato), per un accordo lungo tre anni.

Il territorio comunale è stato suddiviso, come anticipato, in dieci lotti; otto di questi sono già stati assegnati tramite convenzione, per gli ultimi due si procederà con un affidamento diretto. Restano comunque operativi per tutte le operazioni anche gli operai comunali, mentre per la potatura degli alberi si procederà ancora con l’individuazione di ditte specializzate.

Soddisfatte per l’accordo le associazioni di categoria: «Si tratta di una possibilità offerta da un decreto legislativo del 2001, utilizzato anche da alcuni comuni bellunesi per lo sgombero neve nella stagione invernale. – spiega il vicedirettore di Coldiretti Belluno, Michele Nenz – Le aziende agricole si confermano “custodi del territorio” e strumenti come questi possono essere anche occasione di crescita per le nostre imprese, che dovranno adeguarsi e strutturarsi per affrontare progetti come questi che al tempo stesso garantiscono una redditività su più anni e una presenza costante sul territorio». Concorde anche il presidente di Cia Belluno, Rio Levis: «Un accordo che valorizza le nostre aziende, che conoscono il loro territorio e il loro lavoro. Sarà fondamentale il confronto continuo con il Comune sia per il controllo dell’attività che per la ricerca condivisa di soluzioni a problematiche particolari che dovessero registrarsi, così da ottimizzare al massimo un servizio che deve puntare ad alti livelli di qualità».



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