Trasporto marittimo: via libera di Bruxelles a regime di aiuti di Stato italiano da 5,4 mld

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Carbonia Iglesias
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


L’Esecutivo dell’UE aveva dato il via libera al regime fin dalla sua istituzione nel 1998 e nuovamente nel 2004, per poi essere successivamente prorogato fino alla fine del 2023. Con quest’ultima approvazione, Bruxelles sblocca un budget complessivo di 5,4 miliardi ed estende la reintroduzione del regime italiano di aiuti di Stato “Registro Internazionale” alla fine del 2033. 

Tra i benefici previsti per le compagnie di navigazione idonee che registrano le loro navi nel Registro Internazionale, la riduzione dell’imposta sulle società, l’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali per i marittimi imbarcati e una riduzione dell’imposta sui contratti di assicurazione delle navi o una riduzione dell’imposta sulla registrazione dei contratti di lavoro dei lavoratori. 

Riferimento normativo per la valutazione positiva del regime da parte di Bruxelles sono le Linee guida sugli aiuti di Stato al trasporto marittimo. In tale contesto, la Commissione ha ritenuto che “il regime sia necessario e adeguato per raggiungere gli obiettivi prefissati, ovvero rafforzare la competitività degli armatori e degli operatori, sostenere lo sviluppo del settore marittimo e incentivare la registrazione delle navi nei registri navali dell’UE/SEE. Inoltre, la Commissione ha stabilito che il regime è proporzionato, poiché limitato al minimo necessario e con un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri”. 

Come anticipato, il programma da 5,4 miliardi di euro punta a incentivare le compagnie di navigazione a registrare le proprie imbarcazioni all’interno dei confini europei, per promuovere standard più elevati in materia di sicurezza, tutela ambientale e diritti dei lavoratori.

Cos’è il Registro Internazionale

Istituito nel 1998, il Registro Internazionale ha avuto fin da subito l’obiettivo di incentivare la competitività della flotta marittima italiana nel contesto internazionale, contrastare la “bandiera di comodo” (cioè la registrazione di navi in Stati con normative più permissive) e favorire l’occupazione di marittimi comunitari.

Le navi ammissibili devono rispettare standard elevati in termini di sicurezza, ambiente e condizioni di lavoro e devono avere un equipaggio in parte composto da marittimi comunitari. Per quanto riguarda le tipologie di imbarcazioni che possono accedere alle agevolazioni ed essere quindi iscritte al Registro, è importante ricordare l’aggiornamento del Regime previsto dal Dl Aiuti-ter del 2022. Con tale provvedimento, infatti, il Governo ha ampliato le agevolazioni fiscali previste, includendo anche le imprese di navigazione residenti e non con stabile organizzazione in Italia che utilizzano navi iscritte nei registri degli Stati UE o dello Spazio economico europeo (ovvero navi battenti bandiera di Paesi membri o del SEE adibite esclusivamente a traffici commerciali internazionali in relazione alle attività di trasporto marittimo o alle attività assimilate. 

Inoltre, il decreto ha modificato la normativa riferita al regime che prima permetteva l’iscrizione al Registro Internazionale solo alle navi impiegate esclusivamente nei traffici commerciali internazionali. Con la nuova formulazione, invece, è consentita l’iscrizione anche alle navi impiegate in attività di trasporto marittimo e in attività “assimilate”. Tra queste, navi che forniscono assistenza alle piattaforme offshore e navi “da ricerca scientifica e sismologica”. 

Infine, il DL Aiuti-ter ha fissato anche dei controlli, operati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sul rispetto degli Orientamenti marittimi. Per procedere alla verifica, il MIT acquisisce dal proprietario o dall’armatore della nave una “dichiarazione d’impegno” a rispettare i limiti previsti dagli Orientamenti. 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link