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Il mattone continua a esercitare un fascino intramontabile per gli investitori italiani, tanto sul fronte privato quanto istituzionale. Ma come rendere questo mercato tradizionalmente poco liquido e ad alta soglia d’ingresso più accessibile a un pubblico più ampio? Al 4° Forum Private Market di We Wealth, Antonio Borgonovo, CEO e founder di Gruppo Yeldo, ha spiegato come la sua piattaforma stia cambiando le regole del gioco.
Investimenti alternativi? Dagli istituzionali al pubblico retail
La missione di Yeldo è chiara: semplificare e digitalizzare l’accesso agli investimenti alternativi, con
un focus particolare sul real estate. «Il nostro obiettivo è offrire agli investitori privati un accesso qualificato e trasparente a un mondo che, fino a ieri, era appannaggio quasi esclusivo degli
investitori istituzionali», ha sottolineato Borgonovo durante l’intervista. Se i grandi investitori arrivano a destinare il 20-30% del portafoglio agli alternativi, i privati restano ancorati a quote ben più basse. La sfida è quindi quella di colmare questo gap, abbattendo le barriere all’ingresso.
La piattaforma Yeldo offre numerosi vantaggi: accesso a operazioni selezionate da un team di oltre 12 professionisti, la possibilità di investire in quote ridotte — a partire da 100mila euro — e una gestione completa degli investimenti, dalla selezione delle opportunità fino al monitoraggio e alla gestione amministrativa.
Yeldo però non si rivolge solo agli investitori privati. Una parte importante della sua attività coinvolge anche gli sviluppatori immobiliari, alla ricerca di capitali alternativi rispetto al credito bancario tradizionale. «I lender tradizionali fanno sempre più fatica a finanziare il real estate. Noi copriamo proprio questo spazio, offrendo finanziamenti dai 5 ai 30 milioni di euro, ma anche operazioni più grandi grazie a partnership con investitori istituzionali», ha spiegato Borgonovo. La capacità di Yeldo di aggregare capitali da migliaia di investitori, sia private wealth sia istituzionali, consente di costruire soluzioni su misura per ogni progetto, aumentando anche la flessibilità degli strumenti finanziari offerti.
Investire oggi con un’occhio al futuro: il ruolo degli Eltif
Guardando al futuro, Yeldo sta ampliando la propria gamma di prodotti per rispondere alla crescente domanda di soluzioni più dinamiche e diversificate. Dopo il successo dei single deal, la società ha lanciato un fondo di private real estate open-ended e semi-liquido, pensato per semplificare la vita degli investitori e offrire maggiore flessibilità rispetto ai classici fondi chiusi. In parallelo, sta sviluppando “mini-portafogli real estate” a breve termine con durate tra i 6 e i 18 mesi, rendimenti a doppia cifra e cedole trimestrali.
Ma la vera frontiera è rappresentata dagli Eltif 2.0, strumenti di investimento a lungo termine resi ancora più accessibili dalla riforma normativa entrata in vigore nel gennaio 2024. «L’Eltif oggi è uno strumento molto più flessibile e adatto anche agli investitori non professionali», ha evidenziato Borgonovo. Una soluzione che promette di ampliare ulteriormente la platea di investitori interessati al real estate, combinando liquidità, diversificazione e rendimento.
Infine, Yeldo mantiene un focus preciso sui segmenti e le geografie più promettenti. Al centro della strategia resta il residenziale di alto standing, considerato più resiliente in contesti di mercato incerti. Ma cresce anche l’interesse per asset come hospitality, student housing, co-living, logistica e, non ultimo, il settore dei data center. «Siamo già presenti in Svizzera, Italia, Spagna, Portogallo, Principato di Monaco e Francia — ha concluso Borgonovo — e guardiamo con interesse a nuove opportunità in tutta Europa».
https://www.we-wealth.com/news/renato-miraglia-private-market-unicredit
Il mattone continua a esercitare un fascino intramontabile per gli investitori italiani, tanto sul fronte privato quanto istituzionale. Ma come rendere questo mercato tradizionalmente poco liquido e ad alta soglia d’ingresso più accessibile a un pubblico più ampio? Al 4° Forum Private Market di We W…
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