«Bonus un’opportunità per imprese e cittadini. Ristrutturazione la misura più vantaggiosa»

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Marco Bonaiuto, ingegnere e amministratore unico di Bi.Emme Srl, gli ultimi anni sono stati contrassegnati da grandi movimenti sul fronte dell’edilizia. In particolar modo per quanto riguarda i cosiddetti “bonus”. Che impatto hanno avuto sul mercato e le economie delle imprese?

«I bonus sono hanno fatto il loro debutto all’indomani della pandemia da Covid. Quindi, quando ci approcciamo a questo tema dobbiamo tener conto del contesto: nel 2020 l’economia era totalmente ferma. Ad oggi, che dir si voglia, il Superbonus 110% ha avuto la forza di stimolare il settore delle costruzioni, un comparto che trascina dietro di sè un indotto gigantesco. Conseguentemente sono aumentati i posti di lavoro, gli investimenti, con un impatto positivo sul Pil. Per fare giusto un esempio empirico, nel 2020-2021 c’è stato un effetto aggiuntivo sulla crescita del 0,5%. Un’enormità».

C’è stato un ampio accesso al “Bonus Ristrutturazione”. Ad oggi la detrazione è pari al 50% per le abitazioni principali. Quale tipologia di intervento è prevista e, soprattutto, quali sono i vantaggi in termini strutturali ed energetici?

«Stiamo parlando sicuramente di una delle misure più vantaggiose in questo momento. Per tutto il 2025 la detrazione per questa tipologia di bonus è del 50% delle spese sostenute, non superiore a 96mila euro, per le abitazioni principali. Mentre per le seconde e terze case spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 36%. I vantaggi sono molteplici, basti pensare che si tratta di interventi di “ristrutturazione” nel senso più ampio del termine, in particolar modo di efficientamento energetico e di rinforzo e miglioramento strutturale».

Chi vi può accedere?

«Vi possono accedere non solo i proprietari o i titolari aventi diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori, ma anche chi detiene diritti reali o personali sugli immobili interessati dai lavori e ne copre le spese».

Nel corso degli anni, fino al 2028, il tetto di spesa diminuirà progressivamente. Quindi, in virtù di ciò, per chi rientra nelle fasce designate conviene accedervi prima?

«La risposta è molto semplice e secca: sì. E non per chissà quale motivo, semplicemente perché nei prossimi anni si scenderà fino a toccare il 30% delle detrazioni sulle spese sostenute, con il tetto di spesa che però resta invariato».

Con le ultime modifiche, come cambia il Superbonus 110? Quali tipologie di interventi sono ancora concesse e delle quali magari vi occupate anche voi?

«Con le ultime modifiche, il Superbonus è passato al 65% delle detrazioni di spesa. C’è però da fare ancora dei distinguo: resta al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023; al 70% per le spese sostenute nel 2024 e, infine, del 65% dal 2025. Gli interventi cosiddetti “trainanti” che sono necessari per l’applicazione dell’agevolazione sono: isolamento termico, sostituzione degli impianti, interventi antisismici. Con uno di questi è possibile anche installare gli impianti fotovoltaici e i relativi sistemi di accumulo dell’energia elettrica. Certo, ad oggi parliamo di una diminuzione rispetto a qualche anno fa, ma è di sicuro uno dei metodi migliori per poter apportare delle migliorie alle proprie abitazioni».





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