Rebus vacanze con tanto di beffa, prenotare online è ormai un’impresa da professionisti

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Era una prassi consolidata ormai da anni: affidarsi ai portali online di confronto delle tariffe alberghiere per trovare le migliori offerte. Prezzi scontati e dedicati solo agli utenti che prenotavano tramite Booking, Trivago o Expedia (tanto per fare nomi più diffusi) i quali riuscivano a strappare a loro volta l’esclusiva sulle sistemazioni e trattamenti economici particolarmente vantaggiosi da parte delle strutture ricettive, in cambio di una visibilità mondiale. Insomma: tutti contenti: i clienti pagavano poco, gli hotel riempivano le stanze e i colossi del web si portavano a casa profumare commissioni. 

Dubbi

Una filiera moderna dell’accoglienza ben oliata, sulla quale però Altroconsumo ha gettato più di un ombra. «Da una nostra recente indagine emerge che il prezzo proposto dagli alberghi è quasi sempre inferiore rispetto a quello delle piattaforme e che Booking è quasi sempre il canale di vendita più caro di tutti quelli considerati», conferma l’associazione dei consumatori. 

Quasi uno choc per le migliaia di turisti che si sono affidati per anni a internet per aggirare i costi delle agenzie di viaggio, sfruttare le vacanze “fai da te” e approfittare dell’immensa offerta online che un tempo innescava un calo dei prezzi vertiginoso, grazie anche a programmi di fidelizzazioni.

L’analisi

Oggi niente sembra più come prima. «L’inchiesta è stata condotta in 10 località turistiche italiane (Alghero, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Sanremo, Selva di Val Gardena, Taormina, Venezia e Vieste)», spiega  Altroconsumo «e ha confrontato prenotazioni in hotel 3 stelle per una famiglia di quattro persone (due adulti e due bambini) nella settimana dal 23 al 29 giugno 2025, con formula solo pernottamento».

I risultati del sondaggio non sono certo confortanti: in 68 casi sul totale delle quasi 100 prenotazioni effettuate, «il preventivo fornito direttamente dall’hotel è inferiore rispetto a quello riportato dalle piattaforme e chiamando direttamente l’albergo si ottengono prezzi più convenienti rispetto a quelli del loro sito ufficiale. In 15 casi non è stato possibile ottenere un preventivo telefonico, preferito via mail o form online dalla struttura stessa. Invece, dove si è riusciti a parlare con l’hotel, 3 preventivi telefonici su 4 sono risultati più economici rispetto a quelli online».

Le conclusioni di Altroconsumo sono chiare: i prezzi delle stesse camere, quindi, variano molto a seconda del canale di prenotazione. «A Selva di Val Gardena, ad esempio, il risparmio medio arriva al 45%, con un caso estremo in cui Booking proponeva 4.835 euro contro i 2.029 euro dell’hotel, una differenza del 58%. Anche a Milano si può spendere fino al 53% in meno prenotando direttamente con l’albergo».

A Taormina, invece, la scelta del canale di prenotazione può incidere fino al 65%: «una stanza a 840 euro chiamando l’hotel, contro i 2.421 euro di Booking. In città turistiche tutto l’anno le variazioni sono più contenute, con un risparmio medio del 32% a Venezia e del 26% a Roma e Firenze. Sostituendo Booking con un altro metodo per prenotare l’hotel a Roma, si può risparmiare fino al 49%. A Napoli, la piattaforma più cara è Expedia e prenotando direttamente in uno degli hotel dell’indagine si spende il 46% in meno».

Controversie

Non a caso Altroconsumo ricorda che «nel 2024 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un’istruttoria contro Booking per presunto abuso di posizione dominante, ipotizzando che la piattaforma limitasse la libertà degli hotel nel fissare autonomamente i prezzi».

L’istruttoria tuttavia «è stata chiusa dopo che il Garante ha ritenuto adeguate le misure correttive adottate. Anche l’indagine di Altroconsumo conferma che gli hotel possono applicare tariffe differenti, spesso più convenienti, rispetto a quelle proposte da Booking e altre piattaforme».

L’associazione comunque sottolinea che «le piattaforme online, anche se non sono le più economiche, offrono diversi vantaggi quali sconti per i clienti più affezionati, con promozioni last minute e cancellazioni flessibili; vi è inoltre la possibilità di leggere recensioni fatte da altri viaggiatori e usare filtri per personalizzare la ricerca. In aggiunta, garantiscono affidabilità nelle prenotazioni, informazioni su attrazioni locali e mezzi pubblici e un’assistenza clienti centralizzata per risolvere eventuali problematiche».

C’è però l’alternativa tanto conveniente quanto apparentemente anacronistica: «Chi prenota direttamente con la struttura ricettiva, invece, può beneficiare di prezzi più bassi rispetto alle piattaforme online, maggiore flessibilità per modifiche e richieste speciali (come upgrade o colazione inclusa) e di un approccio diretto che offre una visione più personale dello stile dell’hotel».

Prima di prenotare una stanza quindi Altroconsumo consiglia «di verificare la differenza tra l’offerta dell’hotel e quella delle piattaforme online, scegliere date flessibili, approfittare di promozioni come quelle del Black Friday, prenotare con anticipo in caso di eventi particolari e confrontare le tariffe su più piattaforme prima di finalizzare la prenotazione».

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