KIRGHIZISTAN L’economia verde del Kirghizistan

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Attraverso agevolazioni fiscali e l’entrata in funzione di nuove piccole centrali idroelettriche il governo di Biškek sta scegliendo con decisione la strada della transizione ecologica. Benefici importantri per le imprese, ma restano dubbi sull’imptto nei comportamenti dei singoli cittadini. 

\ (AsiaNews) – Il Kirghizistan sta prendendo con decisione la linea della transizione verso un’economia green, e per questo si introducono misure speciali per il sostegno al piccolo e medio commercio. In primo luogo le agevolazioni fiscali e la facilitazione dell’accesso alle tecnologie più efficaci in campo energetico, con vantaggi sensibili per tanti soggetti, che fanno crescere la popolarità delle politiche attuali del governo, anche se gli esperti sostengono che le persone spesso si accontentano dei sussidi, senza particolari prospettive di sviluppo.

Lo scopo principale di queste iniziative rimane la preoccupazione per l’ambiente, che secondo molti osservatori andrebbe illustrata in modo più convincente e dettagliata. Molti cittadini non sono interessati alle misure di sostegno, che riguardano gli imprenditori più che le masse di lavoratori, che pure potrebbero approfittare di alcune esenzioni, ma spesso non ne sono neppure a conoscenza. La compagnia Unison Group ha condotto un’analisi approfondita sulle barriere e sugli stimoli esistenti in questa transizione, illustrata dal manager Iskender Šaršeev, per incoraggiare ad un approccio più efficace e significativo.

A suo parere, “molti stimoli per lo sviluppo di un’economia verde in Kirghizistan funzionano abbastanza bene, ma altri necessitano di una revisione delle condizioni legislative”, soprattutto nel regime fiscale, in quello doganale e aprendosi ai “crediti verdi”. Le misure fiscali prevedono un’esenzione piena per le attività innovative che utilizzino le tecnologie “ecologicamente pure” e migliorino la sostenibilità della produzione. Le aziende impegnate nell’energia elettrica, nel riscaldamento e nei carburanti rinnovabili, che siano derivati da fonti ecologiche, non dovranno pagare tasse per un periodo fino a 5 anni dal momento dell’inizio delle nuove funzioni.

Non verranno tassate le importazioni di tecnologie e articoli che rispondono alle condizioni di efficacia energetica e di risorse ecologiche, come le attrezzature per le centrali a pannelli solari o pale eoliche, e anche per le piccole stazioni idroelettriche. La lista di questi oggetti viene stabilita dal consiglio dei ministri di Biškek. Ugualmente godranno di esenzioni i mezzi di trasporto a motore soltanto elettrico, e le tasse sulle proprietà immobiliari verranno ridotte del 50% sugli edifici, locali e strutture che rispondano agli standard richiesti.

Nella nuova redazione della legge “Sullo smaltimento della produzione e dei consumi” si stabiliscono le regole fondamentali sul riciclo dei rifiuti, per stimolare le filiere di riutilizzo dei materiali con maggiore potenziale d’inquinamento. Altre misure di sostegno sono previste dalla legge “Sulla protezione dell’ambiente”, indirizzate al sostegno agli imprenditori per iniziative ecologiche, con una lista di macchinari e attrezzature adeguate allo scopo. Secondo Šaršeev “gli stimoli fiscali sono abbastanza, e danno già buoni risultati, come le 20 piccole centrali idroelettriche giù inaugurate, e altrettante entreranno in funzione entro la fine di quest’anno”.

Allo stesso tempo, l’esperto osserva che “ci sono diverse norme scritte sulla carta, che di fatto non funzionano, come quella che riguarda il riscaldamento degli edifici”, per cui se lo stabile ha ricevuto il riconoscimento di efficacia energetica di livello B, il proprietario dovrebbe pagare solo la metà dell’imposta, ma la norma è rimasta in sospeso nel codice fiscale. Si attendono ulteriori conferme legislative, per convincere soprattutto i proprietari dei grandi spazi commerciali e abitativi, che pagano tasse molto elevate. Queste problematiche verranno discusse anche al livello dell’Unione economica eurasiatica Eaes, per iniziativa proprio del Kirghizistan, allo scopo di semplificare le procedure e stimolare gli investimenti nel settore.





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