Imprese italiane e AI: il 76% delle grandi aziende collabora con le startup, ma solo il 37% investe nella Generative AI 

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Carbonia Iglesias
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


In Italia, il 76% delle grandi aziende ha un dipartimento dedicato alle collaborazioni con le startup, il tasso più alto in Europa, e l’83% ritiene che l’Open Innovation sia strategicamente importante per la propria crescita, il secondo tasso più alto in Europa. È quanto emerge dall’Open Innovation Report 2025, l’indagine di Sopra Steria e Sopra Steria Next, uno dei principali attori nel settore tecnologico europeo. 

Giunto alla sua terza edizione, il report – realizzato con il contributo di INSEAD e Ipsos, ha coinvolto 1.643 organizzazioni in 12 Paesi e 12 settori – evidenzia come le startup svolgano ormai un ruolo fondamentale nella costruzione della strategia di intelligenza artificiale delle aziende italiane ed europee.

Nonostante i dati positivi, però, solo il 37% delle aziende italiane ha avviato collaborazioni con startup nel campo della Generative AI negli ultimi due anni, il secondo tasso più basso in Europa. Di queste, il 74% ritiene che queste siano cruciali per la propria strategia di intelligenza artificiale. 

Tra le imprese che invece non hanno precedentemente avviato collaborazioni di Open Innovation, il 67% pianificano di farlo nei prossimi due anni, un dato che posiziona l’Italia al terzo posto in Europa.

“Le collaborazioni tra grandi aziende e startup non sono più una scelta, ma una vera e propria esigenza strategica per le imprese italiane. L’intelligenza artificiale è il motore di un’innovazione che richiede velocità, capacità di adattamento e approcci innovativi. Le startup rappresentano il partner ideale per accelerare questo processo, grazie alla loro flessibilità e al loro approccio tecnologico all’avanguardia. In un contesto dove l’innovazione è sempre più determinante per mantenere la competitività, è fondamentale che le imprese italiane colgano le opportunità offerte dall’Open Innovation, per evitare di rimanere indietro rispetto agli altri paesi europei e per essere protagonisti della prossima ondata di cambiamenti tecnologici”, dichiara Stefania Pompili, amministratore delegato di Sopra Steria Italia.

A livello europeo, il Report mette in evidenza alcuni dati rilevanti riguardo le collaborazioni tra grandi imprese e startup, soprattutto nel campo dell’intelligenza artificiale (IA). Il 72% delle grandi società ha già avviato collaborazioni con startup nel settore dell’IA, a dimostrazione di un impegno concreto verso l’innovazione. Inoltre, il 57% di queste aziende ha già realizzato progetti di Open Innovation focalizzati sull’IA, un segnale chiaro che l’interesse per l’innovazione attraverso collaborazioni esterne sta crescendo.

Le società che hanno dipartimenti dedicati all’Open Innovation registrano un tasso di successo del 73% nei loro progetti, rispetto al 51% di chi ne è privo. Questo dato evidenzia quanto la strutturazione e la governance dell’innovazione siano elementi chiave per trasformare le collaborazioni in risultati concreti.

Oltre il 70% delle imprese ritengono le startup “fondamentali” per il successo delle loro strategie di IA, un dato che conferma come le piccole realtà tecnologiche siano ormai riconosciute elementi cruciali per il futuro competitivo delle grandi imprese.

L’IA sta avanzando a un ritmo senza precedenti, con le imprese che corrono per integrare le sue capacità nelle loro operazioni. Tuttavia, molte grandi organizzazioni affrontano ostacoli significativi quando sviluppano e implementano la loro strategia di IA utilizzando solo risorse interne, con carenze di talenti, alti costi di sviluppo e la complessità che rappresentano sfide chiave.

In questo contesto, l’Open Innovation, in cui le aziende collaborano con startup dinamiche per cercare nuove soluzioni alle loro sfide, è emerso come una necessità strategica, consentendo alle grandi imprese di collaborare con startup agili e orientate alla tecnologia per accelerare l’implementazione dell’IA e mantenere un vantaggio competitivo.

Inoltre, l’80% delle organizzazioni intervistate giudica ora l’Open Innovation come importante o fondamentale per la propria missione, dato in forte crescita rispetto all’anno precedente (67%).

“L’IA sta cambiando tutto: come lavoriamo, come competiamo, come cresciamo. È il cambiamento più grande della nostra generazione, che tocca ogni parte di un’azienda. Il mercato è appena all’inizio, e coloro che si muoveranno rapidamente e in modo intelligente ora saranno quelli che plasmeranno ciò che verrà dopo – spiega Fabrice Asvazadourian, ceo di Sopra Steria Next – Lavorare insieme sull’IA non è sempre semplice. Le startup hanno bisogno di accedere a buoni dati, ma le grandi aziende sono preoccupate per la sicurezza e la proprietà intellettuale. Fare le scelte giuste significa costruire fiducia, stabilire regole chiare e imparare da ciò che ha funzionato altrove. Le migliori collaborazioni sono quelle che bilanciano innovazione e responsabilità”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link