Ibm annuncia 150 miliardi di investimenti negli Usa in 5 anni. Bessent: “Riceviamo proposte molto buone sui dazi”

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Ibm si aggiunge alla lista di aziende che promettono investimenti negli Stati Uniti dopo le richieste e le politiche commerciali della Casa Bianca. Il gruppo di servizi informatici ha presentato un piano quinquennali da 150 miliardi di dollari. “Siamo concentrati sui posti di lavoro e la manifattura fin dalla nostra fondazione 114 anni fa, e con questo impegno a investire ci assicuriamo che Ibm resti l’epicentro del computing più avanzato”, afferma la società.

Diversi paesi hanno presentato proposte “molto buone” sui dazi, dice intanto il segretario al Tesoro Scott Bessent in un’intervista alla Cncb, sottolineando che forse l’India potrebbe essere il primo accordo commerciale che gli Stati Uniti firmeranno. “Penso che stia alla Cina allentare la tensione” commerciale “perché ci vende cinque volte di più di quanto noi vendiamo a loro e per questo i dazi al 120% e al 145% sono insostenibili“, osserva il segretario al Tesoro dicendosi così convinto che stia a Pechino effettuare una “de-escalation”.

E infine, “Gli europei non vogliono un euro forte. Noi abbiamo una politica del dollaro forte”, ha aggiunto Bessent, sottolineando che la Bce taglierà i tassi per far calare l’euro. Da quando Trump è alla Casa Bianca il dollaro si è deprezzato di circa il 10% sull’euro. Ciò favorisce le esportazioni statunitensi verso l’Europa poiché i suoi prodotti costano meno in euro, viceveresa penalizza l’export Ue verso gli Usa.



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