legge e fondi per l’Igp, ma solo 2 aziende sarde sono certificate

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Dal prossimo 1° dicembre anche le eccellenze dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale Made in Sardegna e Made in Italy saranno ancora più tutelate e protette dal un nuovo marchio di qualità europeo Indicazione Geografica Protetta (IGP). Un riconoscimento finora riservato ai soli prodotti agroalimentari, indispensabile anche contro le contraffazioni e falsificazioni dei prodotti.

Però, ad oggi, sono soltanto 2 le imprese sarde che hanno depositato il disciplinare per il futuro riconoscimento, come è stato ricordato nella tavola rotonda dal titolo “Mani antiche e Cuori moderni: l’artigianato da riscoprire. Certificare il pregio: tradizione, innovazione e futuro
dell’artigianato sardo”, che si è tenuta a Ollastra.

Su tale opportunità c’è anche l’interessamento concreto della Giunta regionale che, su proposta dell’assessore all’Artigianato, Franco Cuccureddu, ha destinato 750 mila euro a favore delle imprese regionali operanti nel settore dell’artigianato per il conseguimento
delle certificazioni di qualità e di certificazioni e patentini necessari per lo svolgimento di attività specialistiche per l’implementazione di percorsi finalizzati al riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP).

Dai tappeti di Sarule ai cestini di Castelsardo, dalle fedi di Fonni alla ceramica di Oristano o Assemini, non dimenticando i coltelli di Pattada e Arbus, ma anche le maschere in legno di Mamoiada, la selleria di Santu Lussurgiu, i tappeti e gli arazzi di Fonni, solo per fare qualche esempio, potranno accedere a questa nuova forma di protezione, valida in tutta l’Unione Europea.

La novità, introdotta dal Regolamento (UE) 2023/2411, amplia lo storico sistema di tutela delle indicazioni geografiche, estendendolo
per la prima volta a quei manufatti la cui qualità, reputazione o caratteristiche sono fortemente legati a un’origine geografica
specifica.

Confartigianato Sardegna ricorda come, per poter beneficiare della registrazione IGP, i prodotti dovranno rispettare tre requisiti
fondamentali: essere originari di un luogo, una regione o un Paese specifico; possedere una qualità, reputazione o altra caratteristica
essenzialmente attribuibile alla loro origine geografica; prevedere che almeno una fase della produzione avvenga nella zona geografica
delimitata.

Confartigianato ribadisce da un lato l’importanza alla qualità e alla formazione degli imprenditori e dei dipendenti e dall’altra la necessità di sradicare, anche nei consumatori, l’acquisto di prodotti contraffatti, che danneggiano l’economia dell’isola.

 





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