Il piano investimenti di Cucinelli a Penne: previste altre 250 assunzioni

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PENNE. Si delinea l’impatto occupazionale di Brunello Cucinelli a Penne. Dal piano investimenti 2024-2026 della nota maison dell’alta moda emergono le nuove opportunità di impiego per 250 addetti alla produzione sartoriale e altre figure che vanno ad aggiungersi alle 90 assunzioni già effettuate. nel frattempo il Comune porta avanti il piano di allargamento e infrastrutturale della zona artigianale e industriale in previsione dell’arrivo di nuove aziende legate all’indotto del Polo dell’Alta moda grazie ai vantaggi fiscali del combinato disposto Zes unica e Carta degli aiuti di Stato a valenza regionale.

Il Gruppo Cucinelli, forte dei risultati relativi ai primi 3 mesi del 2025 (con un fatturato a +10,5% rispetto al primo trimestre del 2024), conferma il suo impegno per la valorizzazione della produzione artigianale tessile Made in Italy. 

A Penne l’azienda sta realizzando due nuove fabbriche e a Solomeo, in provincia di Perugia, sta provvedendo all’ampliamento della sede storica. Interventi strategici, che dovrebbero consentire alla Brunello Cucinelli di operare con maggiore efficienza nei prossimi dieci anni, con l’obiettivo di raddoppiare la capacità produttiva entro il 2033.

Nel piano industriale l’investimento di Penne acquista maggiore rilevanza sul piano occupazionale. Dopo aver aperto l’ opificio per realizzare e confezionare abiti sartoriali maschili e fatto circa 90 assunzioni, in massima parte provenienti dall’ex sartoria Brioni, l’azienda conferma l’impegno per gli altri 2 stabilimenti, già in fase di costruzione: uno da 5mila metri quadri dedicato anch’esso alla produzione e l’altro da 3mila metri quadri dedicato alla mensa aziendale. Investimenti che secondo le prospettive aziendali, consentiranno di creare gli altri 250 posti di lavoro. Le assunzioni avverrano in più fasi, come è stato nel caso del primo insediamento, e a partire dal primo settembre. Quattro mesi entro i quali scatteranno i termini per la presentazione della candidature.

Le selezioni si potranno concentrare su sarti, artigiani della sartoria e addetti al confezionamento dei capi (fasonisti). Oltre a queste figure specializzate, possono rientrare opportunità per l’indotto come addetti ai servizi aziendali, come la mensa o le pulizie, impiegati amministrativi e gestionali e figure tecniche. 

Soddisfatto delle conferme riscontrate nel piano aziendale della Brunello Cucinelli è il sindaco di Penne, Gilberto Petrucci. Non a caso nel nuovo Piano regolatore è stato previsto l’allargamento del perimetro della zona artigianale e industriale di Ponte Sant’Antonio. «L’obiettivo è di estendere il Polo dell’Alta moda grazie ai vantaggi fiscali della Zes unica e della Carta degli aiuti di Stato a valenza regionale», spiega Petrucci.

Sempre nella zona industriale sono stati ultimati i lavori di costruzione del nuovo depuratore, è stata installata la fibra ultra-larga e potenziato l’ingresso della corrente elettrica per uso industriale. «Qui nei prossimi anni prevediamo l’arrivo di piccole e medie imprese», conclude il sindaco. Consapevole di aver trovato un “tesoro” con Cucinelli.



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