Tajani in Egitto per energia, Mar Rosso e imprese: “Difenderemo commercio Suez”

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photo credit: AFP

 

Tra le tensioni internazionali, continuano le missioni del governo sul Piano Mattei per l’Africa. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani vola in Egitto, Paese pilota del Piano, per incontrare il presidente della Repubblica, Abdel Fattah al-Sisi, e il suo omologo, Badr Abdelatty.

E’ la sua quinta visita nel Paese; l’ultima era stata il 2 dicembre, in occasione della Conferenza umanitaria internazionale per Gaza. “E’ una missione di pace per sostenere tutte le iniziative egiziane e arrivare a un cessate il fuoco duraturo”, fa sapere Tajani, ricordando che l’Italia appoggia anche la proposta egiziana e degli altri Paesi arabi di ricostruzione di Gaza ed è impegnata per tutelare il traffico marittimo attraverso Suez e il Mar Rosso. Il Cairo chiede a Teheran di esercitare un’influenza moderatrice sugli Houthi, preoccupato per gli attacchi contro le navi mercantili, che hanno conseguenze economiche pesanti: il mancato passaggio da Suez ha comportato perdite per 8 miliardi di dollari nel 2024. “Siamo un popolo di commercianti, abituato a esportare, il nostro export corrisponde al 40% del Pil, e siamo sempre e comunque portatori di pace, perché dove passano le merci non passano le armi”, scandisce il ministro.

Tajani propone di coinvolgere il Cairo nel progetto Imec, il corridoio economico India-Medio Oriente-Europa, che attraverso infrastrutture dovrebbe dar vita a una via commerciale che si concluderà a Trieste: “Siamo convinti che l’Egitto debba essere parte integrante di questo progetto che deve portare benessere, in questa iniziativa che vogliamo realizzare in tempi rapidi”, afferma.

Tra le intese siglate tra Roma e il Cairo, c’è anche un memorandum per la creazione di un Centro italo-egiziano per l’impiego, per facilitare l’integrazione dei giovani, formati nelle scuole tecnico-professionali italiane in Egitto, sia nel mercato del lavoro locale che in quello italiano. Un’iniziativa strumentale, precisa la Farnesina, per “rispondere alle pressanti richieste di manodopera qualificata delle imprese italiane”, e che favorirà flussi migratori regolari e ordinati verso l’Italia. Il Centro, nell’ambito delle iniziative del Piano Mattei, sarà finanziato dal nuovo programma dell’Ue ‘Partenariato dei talenti’.

Per il ministero degli Esteri, l’Egitto è un partner con cui lavorare a livello regionale per affrontare le principali crisi in corso e favorire la stabilità nel Mediterraneo e nel Medio Oriente. Tajani conferma l’impegno italiano a favore delle nuove autorità libanesi e il sostegno alla missione Unifil, esprimendo quindi soddisfazione per l’avvio dei negoziati tra Stati Uniti e Iran sul dossier nucleare.

Con la missione, vengono approfondite ulteriormente le relazioni bilaterali, a partire dal rafforzamento della cooperazione economica e nei settori dell’energia, delle infrastrutture, dell’agroalimentare e della chimica nel quadro del Piano d’azione per l’export italiano nei mercati extra-Ue voluto dal vicepremier. L’interscambio si è attestato a poco meno di 6 miliardi nel 2023 e nel 2024 si è registrato un calo a 5,2 miliardi (-12%), con esportazioni pari a 2,8 miliardi (-17%) e importazioni pari a 2,4 miliardi (-6,6%). Il saldo commerciale è stato positivo per 341 milioni. Nei primi undici mesi del 2024, l’Italia è stata settimo fornitore e primo cliente dell’Egitto, partner strategico per la diversificazione delle forniture energetiche, grazie anche alle scoperte di Eni che ha firmato un accordo per lo sfruttamento del gas a largo di Cipro, che sarà trattato da impianti in Egitto. “Ho ribadito l’intenzione dell’Italia di voler continuare ad investire in Egitto, rafforzare la nostra presenza economica con una crescente presenza di imprese“, assicura il ministro degli Esteri, annunciando la presentazione di un documento, un volume dell’ambasciata d’Italia dove si indicheranno tutte le opportunità per le imprese italiane nel Paese.



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