Il decreto bollette 2025 è stato convertito in legge: tutte le novità

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Il Senato ha confermato la fiducia al Governo con 99 voti favorevoli, 62 contrari e un solo astenuto, dando così via libera definitivo alla conversione in legge del decreto bollette 2025, già approvato dalla Camera.


Il provvedimento, ora convertito in legge, introduce un pacchetto di misure destinate a sostenere famiglie e imprese alle prese con i costi dell’energia, rafforzando nel contempo la trasparenza e i controlli nel settore.

Bonus da 200 euro per le famiglie con ISEE basso

Il provvedimento punta con forza sul sostegno ai nuclei familiari in condizioni economiche svantaggiate. La misura principale consiste in un contributo straordinario di 200 euro sulla bolletta dell’elettricità previsto per il 2025, rivolto alle famiglie con un ISEE non superiore a 25.000 euro. Circa otto milioni di famiglie italiane potranno beneficiare di questo aiuto, per un costo stimato di 1,6 miliardi di euro, oltre la metà dei 3 miliardi stanziati complessivamente.

Novità anche per i bonus elettrodomestici e la gestione digitale

Nel corso dell’iter parlamentare, è stato aggiornato anche il cosiddetto “bonus elettrodomestici”, che prevede incentivi per la sostituzione di apparecchi vecchi con modelli ad alta efficienza energetica. Le specifiche tecniche degli elettrodomestici idonei saranno definite con un decreto ad hoc. La gestione dei contributi avverrà tramite la piattaforma PagoPA, mentre Invitalia si occuperà delle verifiche e dei controlli.

Più spazio alle comunità energetiche rinnovabili

Un’altra novità rilevante è l’estensione della possibilità di partecipare alle comunità energetiche rinnovabili (CER). Oltre ai privati e alle imprese, anche enti pubblici come le aziende territoriali per l’edilizia residenziale, i consorzi di bonifica e le strutture assistenziali potranno aderire a queste realtà, contribuendo così alla produzione condivisa di energia verde.

Sono inoltre state semplificate le modalità per accedere agli incentivi per gli impianti collegati alle CER avviati entro 150 giorni dal 7 dicembre 2023, data del decreto ministeriale che regola il cosiddetto autoconsumo diffuso.

Tutele rafforzate per i clienti vulnerabili

Sul fronte delle forniture domestiche, il decreto posticipa al 2027 l’introduzione del nuovo servizio per i clienti vulnerabili, mantenendo attivo il regime di maggior tutela fino a quella data per chi non ha scelto un operatore sul mercato libero. Tra le tutele previste, anche l’impignorabilità — in presenza di determinate condizioni — degli immobili dei soggetti fragili che accumulano debiti per spese energetiche condominiali.

Taglio ai costi per le imprese e incentivi alla transizione verde

Il decreto destina inoltre 600 milioni di euro al Fondo per la transizione energetica nel comparto industriale. Le risorse derivano dai proventi delle aste sulle emissioni di CO₂ e serviranno a favorire interventi di efficientamento.

Un altro intervento significativo riguarda le aziende non domestiche che utilizzano energia in bassa tensione con una potenza oltre i 16,5 kW: per sei mesi, risulterà azzerata la componente ASOS della bolletta, legata al sostegno alle rinnovabili. Questo alleggerimento, finanziato con fondi rimborsati dalla Commissione europea, è valutato in circa 800 milioni di euro.

Nuove regole per il mercato elettrico e incentivi riformati

Con l’obiettivo di garantire maggiore stabilità al mercato dell’energia da fonti rinnovabili, viene introdotto un nuovo sistema di contratti a due vie. Questo meccanismo prevede che i produttori ricevano un compenso minimo garantito, ma che allo stesso tempo non traggano vantaggio eccessivo da impennate dei prezzi sul mercato. I bandi per l’assegnazione saranno gestiti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), secondo criteri fissati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

Risulta poi ampliato l’ambito d’intervento del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese, includendo tra i beneficiari anche le strutture sanitarie e assistenziali senza scopo di lucro convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, in modo da agevolarne la transizione ecologica.

Spinta all’accumulo energetico

Infine, un’ulteriore novità riguarda la promozione dei sistemi di accumulo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. Il MASE potrà stipulare con il GSE apposite convenzioni per velocizzare le autorizzazioni dei progetti di stoccaggio, favorendo così una maggiore stabilità nella rete elettrica nazionale.

Con questa legge, il Governo intende rafforzare la protezione dei consumatori più fragili, sostenere l’evoluzione ecologica del sistema produttivo e promuovere una gestione più equa e sostenibile dell’energia.

Il dossier del Senato sulla conversione in legge del decreto bollette 2025

Qui il documento completo.



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