Cagliari, presidio contro i tagli Inps

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Una protesta oggi davanti alla sede regionale dell’Inps a Cagliari per difendere l’assistenza domiciliare in Sardegna e denunciare le conseguenze del nuovo bando 2025-2028 del progetto Home Care Premium.

A scendere in piazza sindacati, associazioni cooperative, lavoratori e utenti, uniti contro una riforma che rischia di privare 8.000 persone in tutta l’Isola di prestazioni essenziali, con ripercussioni dirette su centinaia di operatori socio-sanitari, caregiver e collaboratrici familiari.

La protesta è stata organizzata da Cgil, Spi, Filcams e Fp Sardegna, insieme alle centrali cooperative Agci Imprese Sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali, che chiedono all’Inps di fare marcia indietro rispetto ai tagli annunciati.

Il nuovo bando prevede infatti una drastica riduzione delle risorse destinate all’assistenza domiciliare, ai servizi di sollievo per i caregiver familiari, al trasporto assistito e all’accesso a strutture extra domiciliari per i pensionati pubblici.

Un colpo duro per il welfare territoriale e per il settore della cooperazione sociale, che rappresenta un pezzo rilevante dell’economia regionale.

«Si tratta – denunciano i promotori – di uno stravolgimento del modello di assistenza che negli anni ha garantito qualità, dignità e autonomia a migliaia di persone fragili. Una retromarcia sociale ed economica che non possiamo accettare».

Al presidio hanno partecipato non solo le sigle sindacali e cooperative, ma anche lavoratori della pubblica amministrazione, pensionati, utenti e familiari, testimoni diretti dell’impatto che questi tagli avrebbero sulla vita quotidiana.

«Tagliare sull’assistenza significa colpire i più deboli e mettere a rischio centinaia di posti di lavoro, proprio in un settore che ha mostrato negli anni una forte capacità di tenuta e innovazione», aggiungono i sindacati che chiedono un confronto urgente e un cambio di rotta.

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