Imprese, Cribis: liquidazioni giudiziali in crescita

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(Teleborsa) – Nel primo trimestre del 2025 sono state 2.341 le aziende coinvolte in procedure di liquidazione giudiziale, con una crescita dell’11,3% rispetto allo stesso periodo del 2024 (2.104 liquidazioni), dato che evince un lieve ma costante incremento del numero di liquidazioni anno su anno, prossimi ormai ai livelli pre-pandemia (nel primo trimestre 2019 furono 2.867). È quanto emerge dall’Analisi sulle Liquidazioni giudiziali realizzata da CRIBIS, società del Gruppo CRIF specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere, aggiornata al 30 marzo 2025.

Il confronto con le analisi degli anni passati evidenzia come, dopo il calo delle liquidazioni registrato tra il 2020 e il 2022 a causa delle misure straordinarie di sostegno economico, il numero delle procedure stia tornando su valori più coerenti con il ciclo economico ordinario. Rispetto al Q1 2022, quando le liquidazioni furono 1.912, l’incremento è del 22,4%.

Lombardia, Lazio e Emilia-Romagna in testa

A livello territoriale, la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di liquidazioni giudiziali nel primo trimestre del 2025, con 480 casi, pari al 20,5% del totale nazionale. Seguono il Lazio, che registra 337 liquidazioni, l’Emilia-Romagna con 208, il Veneto con 192 e la Campania, che ne conta 183.

All’estremo opposto della classifica si trovano le regioni con i numeri più contenuti: Valle d’Aosta, con appena 2 casi, Molise (4), Trentino-Alto Adige (10) e Basilicata (10), segnalando una minore incidenza del fenomeno in queste aree.

Il Commercio guida la classifica

Dal punto di vista settoriale, i dati confermano le criticità che continuano a colpire i comparti più sensibili alle fluttuazioni dei consumi e all’aumento dei costi operativi. Il Commercio risulta il settore più colpito, con 713 aziende coinvolte in procedure di liquidazione giudiziale nel trimestre – un dato che da solo rappresenta oltre il 32% del totale nazionale. Si tratta di una dinamica che evidenzia le difficoltà strutturali che il comparto sta affrontando ormai da diversi anni. Seguono il settore dei Servizi, con 555 casi, Edilizia (493) e Industria (373)

“L’aumento delle liquidazioni giudiziali nei primi tre mesi del 2025 riflette il perdurare delle tensioni economiche sulle imprese, legate a fattori sia strutturali che congiunturali, come l’accesso al credito, i costi energetici e l’instabilità geopolitica, che soprattutto negli ultimi mesi, dall’insediamento alla presidenza di Trump, ha alimentato l’incertezza per le aziende. Tutti questi fattori esogeni posizionano le imprese italiane in un contesto complesso, in cui la capacità di adattarsi a repentini cambiamenti diventa cruciale per rimanere resilienti.” ha commentato Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS.





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