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L’industria 5.0 cambia le regole del gioco nella produzione industriale: è un’evoluzione che va oltre la semplice automazione e digitalizzazione già introdotte dall’industria 4.0.
E, di conseguenza, il software per l’industria 5.0 sta rapidamente trasformando i processi produttivi, diventando fondamentale per questa transizione.

Mentre l’Industria 4.0 si è concentrata sull’uso di tecnologie come l’IoT, i big data e l’intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza dei processi produttivi, l’Industria 5.0 mette al centro l’uomo. Questo nuovo paradigma non si limita a sostituire i lavoratori con la tecnologia, ma punta a integrarli, migliorando la loro capacità di interazione con le macchine e rendendo la produzione più personalizzata, sostenibile e resiliente.

In tutto questo, non sono certo meno interessanti gli incentivi per le aziende italiane, come il credito d’imposta per l’acquisto di software innovativi. Un incentivo fiscale che rappresenta un aiuto e anche una spinta alla competitività, perché permette alle imprese di adottare soluzioni digitali che semplificano i processi produttivi e aumentano l’efficienza.

Parliamo proprio di questo, ti interessa?

 

Cos’è l’Industria 5.0 e perché è fondamentale per le aziende italiane

 

Per le aziende italiane, questa transizione è fondamentale.

La manifattura italiana ha bisogno di evolversi per affrontare le sfide globali e di mercato.
Implementare l’Industria 5.0 significa investire in soluzioni innovative come i software MES (Manufacturing Execution System), che consentono di ottimizzare i processi, monitorare i dati in tempo reale e rendere la produzione più “umanocentrica” e personalizzata.

Ricordiamo infatti i tre principi base dell’Industria 5.0.

1. Sostenibilità

cioè ottimizzazione delle risorse e riduzione dell’impatto ambientale, attraverso l’adozione di tecnologie intelligenti che favoriscono una produzione più verde.

2. Personalizzazione di massa

le tecnologie digitali, come l’IoT e l’AI, integrano il lavoro umano con l’automazione per realizzare prodotti su misura senza sacrificare l’efficienza.

3. Umanocentrismo

vale a dire porre l’accento sull’interazione tra uomo e macchina. L’obiettivo non è sostituire il lavoratore, ma potenziarlo, supportandolo con tecnologie avanzate che migliorano le sue capacità decisionali e operative. Quindi la tecnologia è al servizio dell’uomo (e non il contrario).

 

Incentivi 2025 per l’Industria 5.0

Nel 2025, il governo italiano ha previsto una serie di incentivi per supportare le aziende nella transizione verso l’Industria 5.0.

Questi incentivi fanno parte di un piano di ammodernamento tecnologico ampio, che include crediti d’imposta, agevolazioni fiscali e finanziamenti a fondo perduto.
L’obiettivo è stimolare l’adozione di tecnologie avanzate e la digitalizzazione dei processi produttivi.

Grazie agli incentivi fiscali 2025, le aziende possono investire in software industria 5.0 (come il MES che vedremo tra poco) per migliorare la loro competitività.

 

Come funzionano il Piano e i fondi disponibili

Il Piano Nazionale Transizione 5.0 prevede fondi specifici per la digitalizzazione, l’adozione di tecnologie green e l’innovazione industriale.

Le aziende possono accedere a questi fondi per finanziare l’acquisto e l’implementazione di tecnologie che contribuiscono a rendere i processi produttivi più efficienti e sostenibili:

  • i fondi a fondo perduto sono destinati soprattutto alle piccole e medie imprese (PMI)
  • il credito d’imposta può essere utilizzato da tutte le aziende che effettuano investimenti qualificati in innovazione tecnologica

 

software industria 5.0 incentivi

 

Come accedere agli incentivi

Per usufruire degli incentivi, le aziende devono seguire una serie di passaggi burocratici, che includono:

  1. l’investimento in beni materiali funzionali alla transizione tecnologica e digitale, oppure in beni immateriali (come i software che permettono la raccolta dati, la loro elaborazione e il monitoraggio continuo dei consumi energetici e di materiale), come previsto dagli allegati A e B del Piano Transizione 5.0
  2. la registrazione presso gli enti preposti (il GSE – Gestore dei Servizi Energetici)
  3. la presentazione di una domanda formale che specifichi gli investimenti previsti o sostenuti
  4. la dimostrazione che i fondi verranno utilizzati per l’adozione di tecnologie in linea con le direttive del Piano Transizione 5.0
  5. la misurazione del risparmio energetico atteso, che deve edi almeno il 3% sull’intera struttura produttiva, o almeno del 5% sui singoli processi di produzione

 

È importante, per questa fase di accesso e verifica, affidarsi a consulenti specializzati o a software house certificate, che possano dare un supporto nella corretta gestione della domanda e nell’utilizzo dei fondi.

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La documentazione per accedere agli incentivi

Per poter accedere agli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0, le aziende devono seguire un processo ben definito che include anche la presentazione di documentazione specifica.

Ecco tutti i documenti necessari per ogni fase del processo:

Documentazione preventiva (ex ante)

Certificazione del risparmio energetico previsto
è necessario presentare una certificazione che attesti la percentuale di risparmio energetico ottenibile grazie all’investimento in tecnologie Industria 5.0. Questa certificazione deve essere rilasciata da un professionista indipendente, come un EGE (Esperto in Gestione dell’Energia), una ESCo (Energy Service Company), un ingegnere o un perito

Comunicazione al GSE
è necessario inviare una comunicazione al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per “prenotare” l’incentivo, specificando l’investimento e le caratteristiche tecniche

Durante il processo di investimento (in progress)

Comunicazione al GSE sull’avanzamento del progetto
durante l’implementazione dell’investimento, è necessario informare il GSE sull’andamento del progetto, fornendo aggiornamenti sullo stato dei lavori e sugli eventuali cambiamenti rispetto al piano iniziale

Documentazione consuntiva (ex post)

Certificazione del risparmio energetico ottenuto
una volta completato l’investimento, è necessaria una nuova certificazione che attesti il risparmio energetico effettivamente raggiunto. Anche questa certificazione deve essere rilasciata da un professionista indipendente. È importante notare che il risparmio energetico riconosciuto non potrà superare quello preventivato nella documentazione ex ante

Comunicazione al GSE per l’ottenimento dell’agevolazione
dopo aver ottenuto la certificazione, l’azienda dovrà inviare al GSE una comunicazione per richiedere l’effettivo riconoscimento dell’agevolazione

Attestazione dell’interconnessione dei sistemi
deve essere fornita prova che l’investimento ha portato all’interconnessione dei sistemi aziendali, rendendo possibile il monitoraggio continuo

Documentazione contabile
sarà necessario fornire la documentazione contabile relativa alla spesa effettuata per l’acquisto e l’implementazione delle soluzioni Industria 5.0

Certificazione del revisore dei conti
l’ultimo passo è la certificazione del revisore dei conti, richiesta per validare le informazioni finanziarie e garantire la correttezza delle dichiarazioni

 

Le aliquote del credito d’imposta

Le aliquote del credito d’imposta variano in base alla riduzione dei consumi energetici che sarà conseguita e al valore dell’investimento.
Riepiloghiamo le misure di seguito.

software industria 5.0 incentivi - le aliquote1

 

software industria 5.0 incentivi - le aliquote2

 

software industria 5.0 incentivi - le aliquote3

 

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Il ruolo del software MES nell’Industria 5.0

 

L’adozione di un software MES può rappresentare una scelta vincente per le imprese che vogliono approfittare degli incentivi, migliorando la loro competitività e l’efficienza operativa.

Parliamo infatti di uno degli strumenti principali per abilitare la transizione all’Industria 5.0.

Grazie all’integrazione con tecnologie come IoT e intelligenza artificiale, il software MES può raccogliere e analizzare dati in tempo reale, ottimizzare il flusso produttivo e migliorare l’efficienza complessiva della produzione.

Il MES rispetto agli obiettivi della Transizione 5.0:

🔹 grazie all’integrazione con l’IoT permette alle macchine di comunicare tra loro e con il sistema di raccolta dati, condividendo dati su parametri come tempi di produzione, efficienza e stato delle macchine

🔹 aiuta a monitorare l’efficienza delle risorse, ridurre gli sprechi e minimizzare l’uso di energia, contribuendo agli obiettivi di sostenibilità

🔹 supporta la flessibilità, permettendo di adattare la produzione in tempo reale alle richieste specifiche dei clienti

🔹 permette agli operatori di monitorare e gestire la produzione con maggiore efficienza, grazie a strumenti intelligenti e interfacce user-friendly

 

Esempi di applicazione pratica del MES in un contesto Industria 5.0

Una figura chiave nelle aziende manifatturiere è quella del responsabile della produzione, che normalmente gestisce tutto quello che abbiamo raccontato fin qui.

1

Immagina un’azienda che produce componenti per il settore automotive.

Con l’adozione di un software MES come Bravo Manufacturing, l’azienda può monitorare in tempo reale l’avanzamento della produzione, ridurre i difetti e ottimizzare l’uso delle risorse. I dati raccolti dal MES vengono utilizzati per prevenire i guasti e migliorare la qualità del prodotto, riducendo al minimo gli scarti e aumentando l’efficienza delle linee produttive.
Questo approccio permette di rispondere rapidamente a richieste di produzione personalizzate, riducendo i tempi di setup e migliorando la flessibilità produttiva.

2

Un altro esempio riguarda un impianto di produzione che ha implementato un sistema MES per la gestione delle risorse uomo.

Grazie a questa soluzione, l’azienda è riuscita a ottimizzare l’assegnazione delle mansioni, ridurre i tempi morti e migliorare la gestione dei turni.
In questo modo, il software MES non solo ha migliorato l’efficienza produttiva, ma ha anche contribuito a una gestione più “umanocentrica” delle risorse, ottimizzando il benessere degli operatori e la loro produttività.

3

Un terzo esempio è quello di un’azienda che si occupa della lavorazione di materiale ferroso e lamiera, che ha affrontato un problema comune nella produzione: l’alta percentuale di scarti durante il processo di stampaggio e taglio delle lamiere.

Questo non solo aumentava i costi di produzione, ma riduceva anche l’efficienza complessiva, con conseguente impatto ambientale negativo a causa dell’eccessivo spreco di materiale.
Il software MES ha permesso di ottimizzare il processo produttivo, monitorando in tempo reale i parametri di produzione, come il tempo di ciclo e la qualità del taglio.
Inoltre i report dettagliati sugli scarti hanno identificato le cause principali del loro accumulo, come settaggi errati delle macchine o difetti nel materiale in entrata.
Questa azienda è riuscita a ridurre gli scarti di materiale di oltre il 20%, ottimizzando l’uso della lamiera e del materiale ferroso e migliorando l’efficienza della produzione.

 

Conclusione: il futuro dell’industria e il ruolo del software MES

L’Industria 5.0 è il futuro della produzione industriale, e le aziende italiane hanno ora l’opportunità di investire in tecnologie avanzate, grazie agli incentivi fiscali disponibili per il 2025.
Con l’adozione di un software industria 5.0, come il MES, le imprese possono non solo ottimizzare i loro processi produttivi, ma anche accedere ai benefici fiscali previsti dalla legge, riducendo i costi di implementazione.

L’automazione si unisce all’intelligenza umana e il MES è la chiave per una produzione più efficiente, personalizzata e sostenibile.

Se sei pronto a fare il salto verso l’Industria 5.0, non perdere l’occasione di sfruttare gli incentivi disponibili. Contattaci per scoprire come Bravo Manufacturing può accompagnarti in questa transizione 👇

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