Fesr 2021-2027. OS 1.3 – Azione 1.3.3 – Supporto agli investimenti per la creazione di nuove imprese nell’area di crisi complessa del savonese

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Cos’è e chi può accedere

Due milioni per la creazione di nuova impresa, micro, piccola e media, nell’Area di crisi complessa del savonese, ovvero nei comuni di Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Quiliano, Roccavignale, Vado Ligure e Villanova d’Albenga.

Il bando è rivolto:

alle nuove imprese, costituite non anteriormente al 1° gennaio 2025, in forma singola o associata (cooperativa o consortile), che siano in fase di avvio dell’iniziativa – con una spesa ancora da realizzare di almeno il 25% degli gli investimenti, desumibile dal business plan
alle persone fisiche (aspiranti imprenditori) che intendono avviare una nuova attività entro 90 giorni dalla data di ricevimento dell’esito positivo della domanda. Le risorse saranno concesse all’impresa costituita in qualità di beneficiario dell’agevolazione. 

Per cosa si può utilizzare

I progetti, per essere ammessi, dovranno essere obbligatoriamente presentati insieme al business plan, avere un costo minimo di 20 mila euro ed essere realizzati entro 18 mesi dalla data di ricevimento del provvedimento di concessione, con possibilità di richiesta di un’unica proroga adeguatamente motivata e che non potrà superare i 6 mesi.

Sono ammissibili le iniziative avviate a far data dal 1° gennaio 2025, purché non siano già concluse.

Queste le voci di spesa finanziabili: 

acquisto di fabbricati già costruiti, purché non abbiano beneficiato, nel corso dei cinque anni precedenti, di un finanziamento pubblico nazionale o europeo; 

acquisto del suolo aziendale nel limite del 10% del totale delle spese ammissibili; 

spese per la realizzazione di opere di adeguamento e ristrutturazione funzionale dei locali o necessarie all’installazione di impianti, macchinari e attrezzature nel limite del 10% del totale delle spese ammissibili; 

acquisto di macchinari, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica, hardware, programmi informatici (cessione della proprietà o dell’uso), brevetti, licenze (es. licenze d’uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti ecc.), know-how – ammissibili fino ad un massimo di 500,00 euro;

consulenze specialistiche (economico – finanziarie, servizi di contabilità o revisione contabile, fiscali e legali), nel limite del 20% del totale delle spese ammissibili; 

acquisizione di servizi e prestazioni specialistiche finalizzate all’attuazione di campagne promozionali e pubblicitarie (realizzazione marchi, loghi, immagine coordinata) nel limite massimo del 10% del totale delle spese ammissibili; 

costi indiretti dell’operazione fino al 7% con le modalità specificate nel bando.

Quanto si può richiedere

È previsto un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un massimo di 50 mila euro

Per le iniziative rientranti nell’ambito della Sezione C “Attività manifatturiere” di cui all’allegato A, il contributo massimo concedibile è di 130 mila euro. 

Coerentemente con l’accordo di programma per l’attuazione del progetto di riconversione e riqualificazione industriale per l’area di crisi industriale complessa di Savona, sono considerati prioritari i settori elencati nell’Allegato D, che possono accedere ad un contributo a perduto del 60%, fino ad un massimo di 130 mila euro.

Quando e come presentare domanda

La misura sarà attiva dal’11 giugno al 31 luglio 2025. La procedura offline accessibile dal 3 giugno sul portale BandiOnline di Filse.



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