Aife/Filiera italiana formaggi, le aziende associate pronte a soddisfare le richieste provenienti dalla Cina

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Le turbolenze geopolitiche causate dall’ottovolante economico imposto a livello globale dall’amministrazione Trump generano preoccupazioni anche nel settore dei foraggi essiccati, nonostante al momento sia impossibile valutarne l’eventuale impatto.

“In questi ultimi tempi abbiamo visto la Cina riorientare il suo interesse economico verso altri Paesi asiatici oltre che l’Europa – dichiara il presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi (www.aife.eu) Gian Luca Bagnara – tant’è vero che siamo stati invitati a partecipare al China Animal Husbandry Expo (CAHE) in programma a Quingdao dal 19 al 21 maggio prossimi. Dopo la pandemia i rapporti con il Paese del Dragone si erano diradati, ora invece assistiamo a un rinato dinamismo nei nostri confronti che comunque non ci trova impreparati. Tutt’altro. Le imprese associate ad AIFE sono pronte e in attesa di aprire nuovi canali di commercializzazione consapevoli che per la Cina l’erba medica essiccata a disidratata riveste un ruolo prioritario per il suo sistema agrozootecnico”.

“Se la politica dei dazi americani si sta manifestando come un gioco finanziario che sta sconvolgendo gli equilibri economici mondiali – interviene il direttore di AIFE, Riccardo Severi – per quello che ci riguarda vogliamo intercettare il vantaggio commerciale che possono rappresentare per il nostro settore, avvalorato anche dal protocollo di accreditamento permanente siglato proprio con la Cina che le aziende associate ad AIFE/Filiera Italiana Foraggi possono vantare in forma esclusiva”.

Il dinamismo cinese nei confronti del settore dei foraggi essiccati e disidratati prodotti da Paesi che possono diventare loro importatori è confermato anche dalla presenza già annunciata di una importante delegazione al prossimo Congresso Mondiale sull’erba medica che si terrà a Reims, in Francia, dal 3 al 6 novembre 2025, a cui peraltro AIFE/Filiera Italiana Foraggi, oltre a partecipare, sta attualmente lavorando come membro del Comitato organizzatore. “Nei giorni immediatamente successivi al Meeting internazionale – conclude il presidente Bagnara – ospiteremo la delegazione cinese per una visita presso alcune delle nostre aziende associate affinchè i suoi componenti possano verificare personalmente il processo produttivo dell’erba medica essiccata e disidratata prodotta in Italia. La delicatezza del momento esige grande cautela, ma è proprio in un’ottica di ampliamento dei nostri sbocchi commerciali internazionali che occorre muoversi, facendo leva sul valore dell’intera filiera e del processo produttivo che grazie anche all’innovazione tecnologica degli impianti di trasformazione e alla certificazione di prodotto rappresenta un unicum a livello mondiale”.

AIFE/Filiera Italiana Foraggi conta una base associativa di circa 30 impianti di trasformazione situati in diverse regioni italiane. Copre quasi il 90% della filiera dei foraggi essiccati e disidratati a livello nazionale con una produzione che mediamente supera le 800mila tonnellate/anno, il 50% delle quali segue la via dell’export. Con l’indotto AIFE/Filiera Italiana Foraggi genera un fatturato di circa 450 milioni di euro/anno e complessivamente dà lavoro a circa 13.500 addetti.

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