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(AGENPARL) – Roma, 14 Aprile 2025

(AGENPARL) – Mon 14 April 2025 BOOM DEL “MADE IN TREVISO”, MA CI SONO I PRIMI SEGNALI DI SOFFERENZA
Il manifatturiero “Made in Treviso” vale 15 miliardi 650 milioni di euro, seconda provincia in Veneto per esportazioni. Rispetto al 2019, l’export del manifatturiero è cresciuto di oltre due miliardi di euro, con un balzo del 15,7%, ma nel 2024 è sceso in media dell’1,9%
Loris Balliana, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: «I segnali di raffreddamento sono un campanello d’allarme: serve un ecosistema economico e infrastrutturale competitivo, accanto a sempre più evolute conoscenze e competenze»
Il manifatturiero “Made in Treviso” vale 15 miliardi 650 milioni euro, seconda provincia in Veneto per esportazioni. Rispetto al 2019, l’export del manifatturiero è cresciuto di oltre due miliardi di euro, con un balzo del 15,7%. Ma dopo la galoppata del post Covid, si sentono i primi segnali di frenata. Nel 2024 l’export della Marca Trevigiana è sceso in media dell’1,9% sul 2023 e del 3,4% rispetto al 2022. Una perdita di fatturato, rispettivamente di quasi 306 milioni e di 550 milioni di euro.
«Le imprese artigiane del “Made in Treviso” nel 2024 sono scese per la prima volta sotto le 5 mila unità», sottolinea Loris Balliana, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, «con un calo del 3,6% rispetto all’anno precedente e dell’11,7% sul 2019. Il dato dell’artigianato è comunque migliore rispetto al complesso delle imprese trevigiane, scese del 13,3%. Queste percentuali, da un lato confermano la capacità di adattamento e la competitività dell’artigianato, dall’altro segnalano un rallentamento della nostra economia, che proietta ulteriori preoccupazioni sugli imprevedibili esiti della guerra dei dazi».
Le aziende artigiane del “Made in Treviso” sono 4.874, pari al 52% del totale delle imprese trevigiane del comparto. Danno lavoro a 21.531 addetti. Il settore più forte è quello della metallurgia e metalli, con 1.444 aziende artigiane, pari al 29,6%, e 6.546 lavoratori. Seguono al top della classifica il legno arredo, con 913 imprese (18,7%) e 3.583 lavoratori; la moda, con 792 imprese (16,2%) e 3.493 addetti; gli alimentari e le bevande, con 449 aziende (9,2%) e 2.387 lavoratori.



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