Veneto, l’assessore Marcato annuncia un’età dell’oro per le imprese

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È un momento storico per l’economia veneta, e non è un’esagerazione. “Non ci sono mai state così tante risorse per le imprese come ora. Siamo nella nostra ‘golden age’”: così l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, ha descritto il contesto attuale, intervenendo oggi alla sede di Confindustria Vicenza durante l’evento “Sostenere il cambiamento: tra innovazione, transizione e start-up”.

Nel suo intervento, Marcato ha snocciolato cifre da capogiro: oltre 1,2 miliardi di euro investiti per sostenere il tessuto produttivo del Veneto, tra fondi regionali, nazionali ed europei. Solo nelle ultime settimane, la Regione ha dato il via libera a una serie di misure strategiche: la nuova legge sull’attrattività delle imprese, che si prevede genererà 140 milioni di nuovi investimenti, un Piano energetico in grado di attivare un giro d’affari da 19,7 miliardi e creare 107.000 posti di lavoro, oltre al Fondo Veneto Energia con 56 milioni destinati all’efficientamento energetico dei cicli produttivi.

Altri 80 milioni sono riservati al credito d’imposta per le imprese attive nella Zls Porto di Venezia-Rodigino, mentre il Fondo Veneto Competitività e il Fondo Veneto Ricerca, Sviluppo e Innovazione mettono a disposizione risorse mirate per supportare le pmi nei processi di transizione tecnologica, avvio di nuove attività e sviluppo innovativo.

La sezione “Transizione” del Fondo Veneto Competitività conta su una dotazione di 70 milioni di euro, destinati a supportare innovazioni tecnologiche, ristrutturazioni aziendali e digitalizzazione nelle pmi e midcap. I finanziamenti combinano contributi a fondo perduto e prestiti agevolati.

La sezione “Start Up”, con 14 milioni, mira invece a sostenere le nuove imprese nei settori manifatturiero, servizi e commercio. La copertura può arrivare al 100% delle spese, con possibilità di ottenere fino al 40% a fondo perduto, premiando le imprese che assumono o conseguono certificazioni ambientali.

Infine, la sezione “Innovazione nelle PMI” del Fondo Veneto Ricerca, Sviluppo e Innovazione destina 18 milioni a progetti di ricerca, sviluppo tecnologico e organizzativo. Anche in questo caso, il supporto avviene tramite sovvenzioni e prestiti agevolati.

Secondo i dati aggiornati a gennaio 2025, il quadro economico regionale mostra luci e ombre. A dicembre 2024, la fiducia delle imprese è cresciuta grazie ai servizi di mercato, mentre quella dei consumatori è in calo da tre mesi consecutivi. L’inflazione si attesta all’1,3% (media annua 1,0%, in calo rispetto al 5,7% del 2023).

Le previsioni parlano di una crescita del PIL veneto dello 0,6% per il 2025, leggermente sopra la media nazionale (+0,5%). I consumi delle famiglie sono attesi in aumento dell’1%, mentre gli investimenti fissi lordi segneranno un calo dello 0,5%.

Il numero complessivo di imprese è sceso dello 0,9% nell’ultimo trimestre del 2024, ma crescono le società di capitali (+3,3%). Male agricoltura e industria, mentre nel settore servizi avanzano finanza (+4,1%) e attività imprenditoriali (+1,8%).

“Gli strumenti finanziari messi in campo sono un valore aggiunto fondamentale per le pmi – ha concluso Marcato – specialmente in un momento segnato da difficoltà nell’accesso al credito, da incertezze geopolitiche e crisi energetica. L’obiettivo della Regione è rafforzare il sistema imprenditoriale veneto, renderlo più competitivo e resiliente. I giovani imprenditori sono al centro di questa visione: rappresentano il motore del nostro futuro”.





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