Tasse, contributi e multe: molisani ai primi posti per i debiti con il fisco

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Tra il 2000 e il 31 dicembre 2024 l’ammontare complessivo di tasse, contributi, imposte, bollette e multe dei contribuenti molisani non riscosso dal fisco o da altri enti, è di 5.920 milioni di euro. Il dato emerge da un’elaborazione della Cgia di Mestre su dati de Il Sole 24 Ore e Agenzia delle Entrate.
La somma, ripartita tra il numero dei residenti, sviluppa un debito pro capite di 20.469 euro, il quarto più alto d’Italia. Ai primi tre posti, secondo la Cgia, ci sono: Lazio (39.673 euro), Campania (27.264 euro) e Lombardia (25.904 euro).
Dai recenti dati dell’indagine dell’Agenzia delle Entrate, presentata al Senato il 27 marzo scorso ed estrapolati dall’associazione degli artigiani veneti, emerge che «l’infedeltà fiscale si annida soprattutto nelle società di capitali e solo in piccola parte nelle micro imprese e tra i lavoratori autonomi che, addirittura, annoverano un carico residuo non riscosso in questi ultimi 25 anni pari a poco più della metà del dato riferito alle persone fisiche».
Complessivamente, a livello nazionale, il debito con il fisco ha raggiunto 1.279,8 miliardi di euro. Di questi, ben 822,7 miliardi (pari al 64,3% del totale), sono in capo alle persone giuridiche, ovvero alle Spa, alle Srl, ai consorzi, alle cooperative eccetera. Altri 300,4 miliardi (il 23,5%) sono ascrivibili alle persone fisiche, vale a dire i lavoratori dipendenti, i pensionati e altri percettori di reddito. Infine, i rimanenti 156,7 miliardi (solo il 12,2% del totale) sono riconducibili alle persone fisiche con attività economica, categoria comunemente composta da artigiani, commercianti, esercenti, liberi professionisti. Anche questi dati dimostrano – a rilevarlo sono gli esperti dell’Ufficio Studi della Cgia – che in Italia ad evadere il fisco sono, in particolare, i grandi contribuenti e non i piccoli.



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