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Cambia il bonus elettrodomestici, che non sarà più con il click day. Arrivano le tutele graduali per i vulnerabili anche nel 2027. Per le auto aziendali c’è il salvataggio dalla nuova tassazione dei fringe benefit.

Si amplia così il raggio d’azione del decreto bollette, che conclude l’esame in commissione alla Camera e si appresta all’approdo in Aula, lunedì, con la fiducia. Il provvedimento, varato a fine febbraio, mette in campo un pacchetto da 3 miliardi di aiuti per proteggere famiglie e imprese dal caro-bollette. La prima lettura in Parlamento ne arricchisce ulteriormente la portata.

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Bonus elettrodomestici, cosa cambia

Tra gli emendamenti approvati in commissione Attività produttive ce n’è uno della Lega che consente ai clienti vulnerabili del sistema a tutele graduali di essere inseriti in un mercato di tutela anche alla cessazione del 31 marzo 2027. «Prosegue l’opera della Lega a tutela dei risparmi dei cittadini, in particolar modo di quelli in situazioni di vulnerabilità», spiega soddisfatto il presidente della commissione Alberto Gusmeroli, primo firmatario della modifica. Plauso anche di Assoutenti. Approvato, con un emendamento dei relatori, anche il salvagente per le auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e «concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025», saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra.

L’emendamento

Cambia inoltre il bonus elettrodomestici, con un emendamento di FdI che modifica le modalità di utilizzo: non verrà più distribuito con il classico click day, ma con sconto in fattura. Viene inoltre superata la soglia di classe energetica minima (B), che rischiava di penalizzare la produzione made in Italy. Arrivano, su sollecitazione di FI, anche 10 milioni in più nel 2025 «per l’erogazione di contributi a fondo perduto» per ridurre il costo dell’energia nelle piscine. E viene riconosciuta ufficialmente la figura del consulente per la gestione delle utenze, una sorta di ‘utility manager’. Superati infine gli ostacoli legati all’utilizzo del maggior gettito Iva, derivante dall’aumento del gas, per gli eventuali nuovi interventi sulle bollette energetiche di famiglie e imprese: è stato accolto infatti il suggerimento della commissione Bilancio che, in attesa della riforma della legge di stabilità, condiziona l’utilizzo delle risorse al parere delle commissioni parlamentari competenti sui profili finanziari.

Quanto vale il bonus

Il bonus elettrodomestici, introdotto per il 2025 con una copertura di 50 milioni, può arrivare fino al 30% del costo di acquisto dell’elettrodomestico, e comunque per un importo non superiore a 100 euro per ciascun elettrodomestico, che salgono a 200 euro se il nucleo familiare dell’acquirente ha Isee inferiore a 25mila euro annui. Il contributo è fruibile per l’acquisto di un solo elettrodomestico.

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