“Sostegni straordinari alle imprese per la ricerca di nuovi mercati di sbocco”

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“Di fronte alla possibilità di un crollo della produzione manifatturiera e dell’occupazione quale plausibile conseguenza dei nuovi dazi decisi dall’amministrazione Trump, servono misure regionali urgenti e straordinarie per aiutare le imprese umbre nella ricerca obbligata di nuovi mercati di sbocco”. A chiederle con preoccupazione è il presidente di Cna Umbria, Michele Carloni (foto), allarmato dai primi effetti di quella che si prospetta come una vera e propria guerra commerciale internazionale. “In attesa che l’Unione europea e il governo nazionale prendano provvedimenti per far fronte a questo tsunami o trovino accordi con l’amministrazione americana, chiediamo alla Regione Umbria di adottare misure straordinarie a sostegno delle imprese esportatrici del territorio, che spesso realizzano gran parte del proprio fatturato (anche fino al 90%) proprio dalla vendita all’estero della produzione”.

“Misure che devono essere anche urgenti se vogliamo trovare soluzioni tempestive a quelli che potrebbero essere gli effetti dei dazi decisi dal presidente statunitense Donal Trump: perché se le imprese umbre non troveranno destinazioni alternative per i propri prodotti, quello che succederà sarà un blocco della produzione e una perdita netta di occupati. Quindi – chiarisce Carloni – bisogna intervenire subito, auspicabilmente entro la Pasqua”.

Cna Umbria, insieme ad altre associazioni, ha già presentato qualche settimana fa all’assessore regionale allo sviluppo economico, Francesco de Rebotti, alcune proposte.

“Quello che serve, secondo noi – va avanti Carloni – è un bando fiere dotato di risorse pari a 4 milioni di euro, il doppio rispetto a quelle normalmente appostate su questa misura. Ma occorre cambiare anche i contenuti tecnici del bando, consentendo alle imprese la possibilità di partecipare a una molteplicità di fiere internazionali, ubicate sia nella Ue che fuori i confini europei, prevedendo inoltre contributi più sostanziosi qualora il progetto di internazionalizzazione presentato riguardi mercati nuovi”.

Oltre al bando fiere, inoltre, CNA chiede di intervenire sul bando Travel. “Anche questo bando va rafforzato, dotandolo di almeno 2 milioni di euro di risorse concentrate sulle cose che servono: noi proponiamo di puntare più sulla creazione di showroom all’estero e meno sulle consulenze, che a volte si possono rivelare strumenti che facilitano una distorsione del mercato”.

Nel frattempo, a livello nazionale, CNA e le altre associazioni d’impresa stanno lavorando all’approvazione di strumenti straordinari, arrivando anche a prospettare la sospensione del patto di stabilità europeo per riuscire a sostenere lo sforzo delle imprese manifatturiere nel riposizionamento sui mercati esteri. “Siamo coscienti del fatto che i problemi che deriveranno dai nuovi dazi Usa non potranno essere risolti con strumenti regionali ma, se adeguatamente finanziati, il bando fiere e il bando Travel potranno garantire un supporto valido nella diversificazione dei mercati di sbocco, vale a dire – ha concluso Michele Carloni – in quella che rappresenterà la maggiore sfida negli anni a venire per le imprese manifatturiere umbre”.



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