Cos’è la Borsa, come funziona, a cosa serve e perché non brucia davvero nulla

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Facciamo un esempio concreto. Immaginiamo che un’azienda, tale SuperCar, abbia emesso 100 azioni, ognuna del valore di 10 euro. La sua “capitalizzazione” (cioè il valore totale delle sue azioni) è di 1.000 euro. Se domani, per qualche motivo (magari Donald Trump minaccia di mettere dazi sulle auto), il prezzo delle azioni scende a 9 euro, la capitalizzazione diventa 900 euro. Gli addetti ai lavori direbbero che “sono stati bruciati 100 euro”. Ma questi soldi non sono svaniti nel nulla. Cosa è successo realmente?

Semplicemente, chi volesse vendere le sue azioni oggi, otterrebbe meno di quanto avrebbe ottenuto ieri. Ma se non vende, non perde niente di concreto. E soprattutto, se qualcuno ha venduto a 10 e un altro ha comprato a 9, il primo ha guadagnato e il secondo ha fatto un affare. Sui mercati finanziari infatti per qualcuno che perde valore, c’è qualcun altro che guadagna quel valore.

Il mercato borsistico è un complesso sistema di scambio dove si negoziano aspettative future e dove si ridistribuisce liquidità tra diverse categorie di operatori. Le perdite finanziarie effettive si materializzano solamente per gli investitori che cedono i propri titoli a un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto. Chi invece mantiene il proprio portafoglio durante le fasi di volatilità del mercato conserva la possibilità di recuperare il valore quando le condizioni miglioreranno. Molti investitori esperti, anzi, considerano i momenti di panico sui mercati come opportunità per acquisire titoli a prezzi vantaggiosi.



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