Vinitaly 2025: Enoturismo al centro

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Verona – L’Irpinia si presenta a Vinitaly 2025 con una solida maturità e un buon grado di compattezza, posizionandosi come il motore trainante del padiglione Campania. Con un rinnovato spazio espositivo, la regione si distingue per la qualità delle sue produzioni, la riconoscibilità delle denominazioni e il numero di aziende presenti. Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, esprime orgoglio per il lavoro svolto dalle aziende irpine, sottolineando come la fiera sia una vetrina importante per far conoscere il territorio e i suoi prodotti.

I dazi USA e la tutela del settore vitivinicolo

Petracca ha anche parlato della questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti, tema che sta dominando il dibattito a Vinitaly 2025. Secondo il presidente, il vino dovrebbe essere escluso dalla contesa commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, dato che si tratta di un prodotto simbolo dell’identità italiana. “Il governo nazionale dovrebbe intervenire per tutelare un comparto così vitale per il nostro Paese”, ha affermato, assicurando che la Regione Campania è pronta a sostenere le aziende in caso di impatti negativi sulle vendite e sul volume d’affari.

L’enoturismo come opportunità per il rilancio del settore

Un altro tema centrale del discorso di Petracca riguarda l’enoturismo, visto come strumento per contrastare la crisi del settore vitivinicolo. “L’enoturismo è una risorsa fondamentale che può dare una svolta al nostro settore, creando nuove opportunità di sviluppo, in particolare per le aree interne della Campania”, ha spiegato il presidente. Il governo regionale ha già messo in atto una legge che promuove l’integrazione tra produzioni vinicole e territorio, puntando a creare un flusso turistico che possa sostenere le aziende locali e favorire la crescita dell’economia regionale.

La cooperazione per il futuro del vino campano

In conclusione, Petracca ha evidenziato l’importanza della cooperazione tra le istituzioni e le imprese per ottenere risultati concreti. “Il Consorzio di Tutela sta svolgendo un ottimo lavoro in termini di marketing territoriale, ma è fondamentale che la filiera istituzionale esprima una maggiore coesione per massimizzare i risultati”, ha detto, enfatizzando l’importanza di un’unità di intenti per il successo del settore vitivinicolo campano a livello nazionale e internazionale.



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