Frantoi oleari, Aifo lancia l’allarme: “Senza anticipi le imprese rischiano la paralisi”

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ANDRIA – Il tempo stringe e il settore olivicolo italiano lancia un grido di allarme. Questa mattina, nella capitale, si è svolto un incontro tra il presidente dell’Associazione Italiana Frantoiani Oleari, Elia Pellegrino, e il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Patrizio La Pietra, per affrontare le criticità che stanno rallentando l’attuazione della misura del Pnrr dedicata all’ammodernamento dei frantoi oleari, finanziata con un budget di 100 milioni di euro.

La questione più urgente è legata al blocco dei pagamenti anticipati previsti dal bando. Secondo quanto segnalato da Aifo, infatti, nessuna Regione ha ancora erogato gli acconti ai beneficiari, nonostante le fideiussioni siano già state regolarmente depositate dalle imprese. Il risultato è una paralisi del settore: senza liquidità le aziende non possono onorare i contratti stipulati con i fornitori e di conseguenza le consegne dei nuovi macchinari restano ferme.

Senza anticipi le imprese non sono in grado di rispettare i termini del decreto, che prevede la conclusione degli investimenti entro il 31 gennaio 2026″, ha denunciato Pellegrino. Il presidente di AIFO ha sottolineato come, per i frantoiani, i tempi siano in realtà ancora più stringenti: “La campagna olearia parte ad ottobre e i lavori devono essere completati entro fine settembre. Ogni ritardo rischia di bloccare la produzione e compromettere l’intera stagione”.

Per questa ragione, AIFO ha avanzato la proposta di rivedere il cronoprogramma, chiedendo che la scadenza finale sia posticipata almeno al 31 marzo 2026, così da concedere margini più ampi per la consegna e l’installazione degli impianti, specialmente nel caso in cui le forniture dovessero arrivare in piena campagna olearia.

Nel corso del confronto, Pellegrino ha sollecitato anche l’eventuale stanziamento di ulteriori risorse da parte del MASAF, con l’obiettivo di diluire i tempi e garantire condizioni operative più sostenibili per le aziende coinvolte. La richiesta punta a rendere possibile non solo la piena realizzazione dei progetti già in graduatoria, ma anche l’ampliamento del finanziamento ai progetti attualmente esclusi.

Il sottosegretario La Pietra ha accolto con attenzione le istanze dell’associazione, garantendo il massimo impegno del Ministero per sbloccare la situazione. “Il MASAF sta lavorando per individuare soluzioni rapide, anche attraverso un confronto serrato con le Regioni”, ha dichiarato, annunciando inoltre la volontà di destinare nuove risorse PNRR alla misura per consentire lo scorrimento delle graduatorie e sostenere un numero maggiore di interventi.

Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema della programmazione strategica per il settore olivicolo nazionale. La Pietra ha anticipato che, nelle prossime ore, sarà inviata una comunicazione ufficiale a tutti i membri del tavolo olivicolo nazionale per la designazione dei rappresentanti nei cinque gruppi di lavoro incaricati di redigere il nuovo Piano Olivicolo Nazionale. Le linee guida del Piano erano già state presentate lo scorso marzo a Verona, durante l’appuntamento del sol2expo, tracciando la rotta per il futuro del comparto.

La partita resta dunque aperta, ma il tempo a disposizione si riduce rapidamente. Il settore olivicolo italiano, pilastro del made in Italy agroalimentare, attende risposte concrete per evitare che ritardi burocratici e finanziari si trasformino in una minaccia irreversibile per la prossima stagione produttiva.





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