Trump attacca l’Europa e noi lo finanziamo

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Economia

di Lorenzo Fioramonti





Nel mio articolo della settimana scorsa ho spiegato perché i dati sulla bilancia commerciale tra Usa ed Europa sono falsati: siamo noi europei a comprare beni e servizi americani molto di più di quanto esportiamo verso il loro paese. I dazi paventati da Trump per proteggere la sua economia contro le esportazioni europee sono quindi una beffa.

Ma la storia non finisce qui. Negli ultimi decenni, l’Europa ha sostenuto una parte significativa del debito pubblico degli Stati Uniti, acquistando titoli del Tesoro americano in nome della stabilità globale e della fiducia nei confronti dell’economia statunitense. Attualmente, gli investitori dell’area Euro detengono circa 1,8 trilioni di dollari di debito americano. Per fare un paragone, i cinesi (che in passato erano stati i principali finanziatori del debito americano e sono oltre il doppio della popolazione europea) ne possiedono meno della metà, circa 760 miliardi.

Siamo noi europei, con i nostri risparmi a pagare il governo americano, che li usa per farci la guerra commerciale e non solo. È arrivato il momento di dire basta. Dobbiamo disinvestire dal mercato americano e tornare ad investire in Europa. La BCE stima che ci siano oltre 10 trilioni di euro depositati su conti in banca europei che non accumulano alcun interesse. Se l’Unione europea costituisse un fondo di investimento sovrano con un minimo di tasso interesse positivo si potrebbero attrarre migliaia di miliardi di risparmi di cittadini europei per sovvenzionare quella famosa transizione ecologica e digitale di cui abbiamo bisogno per liberarci del giogo delle multinazionali americane che oggi controllano le principali tecnologie, da internet all’intelligenza artificiale.

Gli Stati Uniti hanno saputo trasformare il dollaro e il debito pubblico in strumenti di egemonia globale, mentre l’Europa è rimasta subalterna, incapace di affermare la propria sovranità economica. È tempo di invertire la rotta. Le risorse europee dovrebbero essere investite in Europa in tutto ciò che può generare benessere reale per i cittadini europei.


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