Verona modello di inclusione: 6.000 persone con disabilità occupate in 4.000 aziende

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Il 27 marzo, presso la Camera di Commercio di Verona, si è svolta la tappa scaligera di “Abili al Lavoro: collocamento mirato e opportunità per le imprese”, il ciclo di incontri promosso dalla Regione del Veneto e da Veneto Lavoro, in collaborazione con Unioncamere del Veneto. L’incontro ha messo al centro il tema dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, offrendo dati aggiornati, strumenti operativi e prospettive concrete per imprese e lavoratori.

A Verona, i numeri raccontano una realtà già fortemente attiva: oltre 6.000 persone con disabilità risultano occupate presso quasi 4.000 aziende, pari al 18% del totale regionale. Si tratta in prevalenza di adulti tra i 30 e i 54 anni, spesso assunti con contratto a tempo indeterminato e su chiamata nominativa da parte delle imprese. Tuttavia, permangono alcune criticità: il 36% ha un contratto part-time e i giovani under 30 rappresentano solo il 7% degli occupati.

A sottolineare l’importanza del percorso, l’Assessore regionale Valeria Mantovan ha dichiarato: «L’inserimento lavorativo di una persona con disabilità non è solo un diritto o un dovere, ma un’opportunità di crescita per individui e imprese».

Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, ha invece posto l’accento sulla diversità delle situazioni personali e sull’efficacia degli strumenti personalizzati: «Il voucher rafforzato e le Convenzioni da articolo 14 sono esempi di strumenti concreti da incentivare e ampliare».

I dati, presentati dalla ricercatrice Laura Mulas, rivelano anche il rovescio della medaglia: circa 4.600 persone con disabilità sono disoccupate nella provincia veronese, ma solo 1.500 stanno cercando attivamente lavoro. Inoltre, dopo quattro anni, solo la metà riesce a trovare un’occupazione stabile.

Il sistema dei Centri per l’impiego si dimostra tuttavia dinamico: nel solo 2024, sono stati rilasciati 1.144 nulla osta all’assunzione e attivate oltre 500 Convenzioni di Programma per circa 1.200 assunzioni già programmate. Positive anche le Convenzioni art. 14, che vedono 64 accordi attivi con 52 aziende, 19 cooperative sociali e 118 lavoratori con disabilità coinvolti.

Grande attenzione è stata data anche alla partecipazione a progetti formativi e di accompagnamento al lavoro: più di 1.000 utenti hanno usufruito di oltre 2.100 servizi negli ultimi tre anni, mentre 100 studenti con disabilità hanno preso parte a percorsi di transizione scuola-lavoro in 24 scuole del territorio.

I contributi pubblici, come ricordato da Simone Chigliaro, prevedono incentivi all’assunzione e contributi per adattamenti del posto di lavoro, mentre l’intervento di Alberto Lanza ha approfondito il concetto di “accomodamenti ragionevoli” per un’occupazione realmente accessibile.

Un ruolo centrale è svolto anche dal Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) delle ULSS venete, presentato da Angela Battistella, che ha ricordato l’importanza dei tirocini di inserimento e reinserimento lavorativo, fondamentali per superare barriere e pregiudizi.

La tavola rotonda finale, con i rappresentanti di Confcooperative, Cisl Veneto, Confindustria Verona e Confprofessioni, ha confermato la volontà del tessuto imprenditoriale locale di rafforzare le buone pratiche di inclusione, mettendo al centro il valore umano e professionale delle persone con disabilità.

Il prossimo appuntamento con “Abili al Lavoro” è fissato per il 10 aprile a Belluno, ma l’impronta lasciata da Verona è già chiara: inclusione e lavoro possono e devono convivere, trasformando le differenze in risorse e le sfide in opportunità.

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