Sostenibilità, Carlo Pesenti: «La sfida delle imprese è mantenere la rotta»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Carbonia Iglesias
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


di
Nicola Saldutti

Al via il progetto Odissea Terra, realizzato da Fondazione Pesenti e Fondazione Corriere della Sera

Sono tempi di riflusso per la sostenibilità, tempi nei quali si distinguerà chiaramente chi lo ha fatto per riverniciare un po’ i bilanci e chi pensa davvero che ridurre la CO2 sia un passaggio necessario. «Abbiamo scelto questa strada alla fine degli anni Novanta, per definire la strategia, i processi. E questa strada ha creato un valore straordinario. Possiamo considerarlo un fattore di successo. A cominciare, ad esempio, dalla più efficace gestione dei rischi, non solo quello climatico e aziendale, ma anche quello sociale. L’attenzione alla sostenibilità consente di mitigare questi rischi e diventa un’opportunità industriale», spiega Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare e presidente della Fondazione Pesenti. Il gruppo investe dal caffè ai profumi. «Coinvolgiamo tutte le società su quattro leve fondamentali, governance e catena del valore, strategia climatica, salute e sicurezza e sviluppo del capitale umano, contribuendo attivamente al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Onu per l’agenda 2030. E il management è misurato anche in base al raggiungimento di questi obiettivi di sviluppo sostenibile».

È dunque una questione industriale, non solo di principio. «Ma, poiché a livello globale sempre più voci mettono in discussione gli obiettivi di sviluppo sostenibile, abbiamo deciso di far partire il progetto Odissea Terra», aggiunge. Un percorso che verrà realizzato da Fondazione Pesenti con la Fondazione Corriere della Sera su più piani, si comincia il primo aprile con un incontro con lo scrittore Alessandro D’Avenia, la scienziata Ilaria Capua, l’astronauta Luca Parmitano e il professore della Bocconi Stefano Pogutz. La scelta del titolo non è casuale «Naufragio nell’indifferenza: la sostenibilità è ancora affare di tutti?».




















































 È il metodo a essere innovativo. Il progetto è stato costruito con i giovani, come Giovanni, 26 anni e Greta, 24: «Abbiamo provato a pensare che cosa può fare ciascuno di noi per raddrizzare la rotta», spiegano. E non lasciarsi attrarre dal canto delle Sirene che tentarono Ulisse. «Per la sostenibilità — sottolinea Pesenti — uno dei punti centrali è rendere oggettive le affermazioni, attraverso i numeri, la misura. Non è solo un’opinione politica, non è tutta un’opinione. Dobbiamo proseguire sul percorso di sviluppo sostenibile intrapreso, che è corretto anche se perfettibile. «La nuova direttiva Ue Csrd, ad esempio, è troppo granulare, si poteva iniziare con una minore profondità per facilitare l’adozione del modello da parte delle imprese». 

A proposito, ma l’Europa conta solo per il 9% sul riscaldamento globale? «Vero, ma con questo criterio ogni iniziativa sembra troppo piccola per avere un impatto e non si parte mai. Italmobiliare agisce concretamente, escludiamo investimenti non in linea con la nostra politica di investimento responsabile (screening negativo) e definiamo per ciascuna azienda un programma di creazione di valore e sviluppo sostenibile, da raggiungere attraverso un piano d’azione dettagliato».

«C’è anche un lato emotivo di questa transizione». Giovanni e Greta: «Il progetto Odissea terra prevede anche una serie di podcast e contenuti digitali sulle piattaforme social. La prossima tappa è già prevista in concomitanza con la mostra De Bello presso gres art 671 a Bergamo. Una mostra nella quale si parlerà della tragedia delle guerre».

Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.


29 marzo 2025



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link