Agevolazioni per la filiera tessile e della pelle: modalità di presentazione

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, attraverso un apposito decreto direttoriale, ha stabilito le scadenze e le modalità per la presentazione delle richieste di incentivo volte a sostenere e valorizzare la filiera di lavorazione delle fibre tessili naturali e della pelle, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità ambientale.

Le richieste di agevolazione potranno essere trasmesse, tramite lo sportello online di Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del 3 aprile 2025 fino alle ore 12:00 del 3 giugno 2025.

Obiettivi dell’intervento

Il decreto direttoriale del 26 febbraio 2025, in attuazione dell’articolo 9, comma 1, del decreto MIMIT del 10 dicembre 2024, definisce le scadenze e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, insieme ad altri elementi utili per regolamentare l’attuazione dell’intervento di sostegno.

L’iniziativa mira a incentivare, su tutto il territorio nazionale, investimenti, attività di ricerca, sperimentazione, certificazione e innovazione nei processi produttivi della filiera primaria di trasformazione in Italia di fibre tessili naturali, comprese quelle ottenute da processi di riciclo, e nei processi di concia della pelle.

Particolare attenzione è rivolta alla certificazione della sostenibilità, con riferimento a riciclabilità, durata, riutilizzabilità, composizione biologica e impatto ambientale.

Dotazione finanziaria

In base all’articolo 3, comma 1, del decreto del 10 dicembre 2024, e all’incremento delle risorse disposto dalla legge 30 dicembre 2024, n. 207, per l’attuazione dello sportello previsto da questo provvedimento è stato stanziato un totale di 30.042.500,00 euro, così suddivisi:

  • 19.875.833,00 euro destinati a contributi a fondo perduto;

  • 10.116.667,00 euro riservati alla concessione di finanziamenti a tasso agevolato.

Requisiti dei programmi di investimento

Per poter beneficiare delle agevolazioni, si legge nel decreto direttoriale del 26 febbraio 2025, i programmi di investimento devono rispettare i seguenti requisiti:

  1. essere completati entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione;

  2. essere realizzati presso la sede in Italia indicata nella domanda;

  3. prevedere spese ammissibili pari o superiori a 30.000 euro, classificate come spese di investimento;

  4. Le attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale devono riferirsi a:

    • personale tecnico e di ricerca (escluso personale amministrativo o commerciale);

    • strumenti e attrezzature nuovi, destinati al progetto;

  5. i beni oggetto dell’investimento devono essere fisicamente individuabili, installati presso l’unità produttiva coinvolta e registrati nei libri contabili come immobilizzazioni (materiali o immateriali).

Modalità di presentazione delle domande

Le richieste di agevolazione devono essere compilate in lingua italiana e inviate esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile nella sezione dedicata del sito del soggetto gestore (Invitalia).

I soggetti interessati hanno due mesi per inviare la domanda: dalle ore 12:00 del 3 aprile 2025 fino alle ore 12:00 del 3 giugno 2025.

L’accesso alla piattaforma sarà possibile tramite:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale),

  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS),

  • Carta d’Identità Elettronica (CIE).

È obbligatorio disporre di una casella PEC attiva, registrata presso la Camera di Commercio.

NOTA BENE: Al momento della presentazione della domanda, il sistema rilascerà all’impresa il Codice Unico di Progetto (CUP), che dovrà essere riportato su ogni giustificativo di spesa relativo all’investimento agevolato.

Altri aspetti operativi

Prima dell’apertura dello sportello, Invitalia pubblicherà sul proprio sito:

  • il modello della domanda;

  • l’elenco della documentazione da allegare;

  • le istruzioni per la corretta presentazione.

Ogni impresa può presentare una sola domanda, riferita a una sola linea di intervento prevista dal decreto.

Le agevolazioni saranno concesse nei limiti delle risorse disponibili.



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