Superbonus edilizi, validi solo nelle zone 1,2 e 3: il nuovo sostegno se abiti in una di queste regioni

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Possibilità di accedere ad un Superbonus edilizio se si fa parte di determinate regioni. Tutto quello che c’è da sapere. 

L’Italia, da oltre un decennio e mezzo, si trova a fronteggiare una persistente crisi economica, caratterizzata da periodi di recessione, stagnazione e difficoltà nel rilancio della crescita. In questo contesto, i vari governi che si sono succeduti hanno spesso fatto ricorso all’introduzione di bonus e misure di sostegno economico, nel tentativo di mitigare gli effetti negativi sulla popolazione e sul tessuto produttivo del Paese.

Tra gli esempi di bonus erogati negli anni recenti si possono citare il bonus bebè, destinato a sostenere le famiglie con nuovi nati o adottati, il bonus affitti, per aiutare le famiglie a basso reddito a sostenere le spese abitative, e i vari bonus energia, introdotti per contrastare l’aumento dei costi delle utenze domestiche.

Questi bonus rappresentano un tentativo di fornire un aiuto diretto alle famiglie, incrementando il loro potere d’acquisto e consentendo loro di far fronte a spese essenziali o di realizzare investimenti. Per le imprese, invece, sono stati spesso previsti sgravi fiscali, incentivi all’assunzione e contributi a fondo perduto, con lo scopo di ridurre il costo del lavoro, favorire l’occupazione e sostenere la liquidità aziendale in momenti di difficoltà.

L’efficacia e la sostenibilità di tali misure sono spesso oggetto di critiche. Se da un lato i bonus possono fornire un sollievo immediato a chi ne beneficia, dall’altro vengono sollevate critiche riguardo alla loro natura spesso temporanea, alla potenziale inefficienza nel raggiungere gli obiettivi prefissati e al loro impatto sul debito pubblico. Molti economisti sottolineano la necessità di interventi strutturali più profondi.

Italia-terra di sismi

L’Italia è un paese ad elevata sismicità a causa della sua posizione geografica, situata lungo la zona di convergenza tra la placca africana e quella euroasiatica. Questa dinamica tettonica genera continue tensioni nella crosta terrestre, che si manifestano attraverso frequenti terremoti di diversa intensità.

Nel recente passato, diverse zone d’Italia sono state colpite da terremoti di forte magnitudo che hanno causato gravi danni e perdite di vite umane. Tra questi, si ricordano i terremoti dell’Irpinia nel 1980, dell’Umbria e delle Marche nel 1997, dell’Aquila nel 2009 e dell’Italia centrale nel 2016, che hanno evidenziato la vulnerabilità del territorio e l’importanza della prevenzione e della messa in sicurezza degli edifici. A

Italia sismica (Ingv) CataniaOggi

Il “Sismabonus”

Il Sismabonus è un incentivo fiscale che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per interventi antisismici sugli edifici situati nelle zone ad alta e media pericolosità sismica (zone 1, 2 e 3), fino al 31 dicembre 2025. Una novità importante è che, a differenza del passato, per accedere alla detrazione non è più necessario dimostrare un miglioramento specifico della classe di rischio sismico, ma è sufficiente attestare una seppur lieve riduzione del rischio.

La detrazione, applicabile su un tetto di spesa di 96.000 euro, prevede un’aliquota unica del 50% per gli interventi sulla prima casa, mentre scende al 36% per le seconde case. L’importo detraibile viene poi suddiviso in dieci rate annuali di pari importo. Per beneficiare dell’agevolazione, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale “parlante”.



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