Pon Metro, pioggia di fondi evaporati a Messina: 43 milioni di euro in progetti mai conclusi. E ora si cambia strategia (di nuovo) per correre ai ripari

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Fondi PMI CARD spesi in concerti e SUD Innovation Summit. Tra i progetti sacrificati eccellenti: I HUB, Estate Addosso 2024, e I Percorsi Nuovi dell’Abitare.

Oltre 43 milioni di euro bruciati. È questa la cifra mostruosa dei progetti non conclusi nell’ambito del Pon Metro, e quindi non più finanziabili, che oggi gravano come un’ipoteca sul futuro della città.

Lo conferma la Delibera di Giunta n. 102 del 14 marzo 2024, che parla senza giri di parole della necessità di “porre in salvaguardia le spese attinenti ad atti di liquidazione non perfezionati entro il 2023, o ad operazioni non completate”. Tradotto: progetti lasciati a metà, risorse perse.

E ora si cerca disperatamente di salvarne almeno le briciole stravolgendo il Piano Operativo Complementare (POC).
Il piano viene, quindi, riscritto da cima a fondo, eliminando o ridimensionando interventi già approvati per far spazio a quelli rimasti incompleti. Tra i sacrificati eccellenti: I HUB, Estate Addosso 2024, e I Percorsi Nuovi dell’Abitare.

SOPRAVVIVE LA PMI CARD: MA STAVOLTA NON PER CONCERTI O SUD INNOVATION SUMMIT

A sopravvivere è invece il più discusso dei progetti, il PMI CARD, presentato come strumento a sostegno delle imprese ma di fatto utilizzato per pagare concerti, show cooking e il costosissimo Sud Innovation Summit, evento vetrina da milioni di euro che non ha prodotto neanche un centesimo di investimenti reali sul territorio. Saranno rendicontabili queste iniziative?

Ma la vera beffa arriva nel 2025.

Con la Delibera di Giunta n. 15 del 16 gennaio, si cambia ancora tutto: i progetti falliti del vecchio Pon Metro vengono trasferiti sul PN Metro Plus, dirottando risorse nuove per pagare i fallimenti pregressi.

Mentre ogni città sta programmando per nuovi progetti con il PN Metro Plus 21-27 a Messina invece si raschia il fondo del barile per tappare i disastri del passato, sottraendo opportunità al futuro della città. I 43,8 milioni tornano in circolo, e con loro riappare magicamente il PMI CARD, stavolta con un finanziamento record da oltre 18 milioni di euro.

PROGETTI CANCELLATI CHE OGGI VENGONO RIESUMATI

E non è tutto: i Percorsi Nuovi dell’Abitare, cancellati meno di un anno prima, vengono riesumati e rifinanziati con 3,5 milioni di euro, in un continuo rimescolamento che sa di confusione, improvvisazione e spreco.

Una giostra senza fine, fatta di progetti annunciati, cancellati, poi riesumati senza una reale strategia di sviluppo. Intanto, le opere pubbliche attese restano sulla carta, mentre i fondi europei, destinati alla rigenerazione urbana, si disperdono in eventi effimeri, luci della ribalta per nani e ballerine e passerelle istituzionali.

A questo punto non si tratta più solo di cattiva programmazione, ma di un sospetto spreco di denaro pubblico che merita l’attenzione della Corte dei Conti. Qualcuno dovrà prima o poi rispondere di queste scelte. E non solo davanti ai cittadini.

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