Svimez: un lavoratore del Sud costa circa 550 euro in più di uno del Centro-Nord

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Carbonia Iglesias
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Negli anni 2011-2014 un lavoratore del Sud costa circa 550 euro in più di uno del Centro-Nord. E’ quanto stima la Svimez spiegando che nel periodo i risparmi delle imprese per un neoassunto sono pari a 10.954 euro al Nord e 10.407 al Sud.
In particolare, spiega la Svimez, negli anni 2011-2014 le continue manovre di modifica dell’Irap hanno ridotto il costo del lavoro al Centro-Nord di 2.592 euro, al Sud di 2.263. La minore efficacia delle misure fiscali continua e si aggrava nel 2015, con una riduzione del costo del lavoro di 8.362 euro al Centro-Nord e di 8.144 al Sud.
Rispetto a un lavoratore assunto a tempo indeterminato al Centro-Nord negli ultimi quattro anni, quello del Sud costa circa 550 euro in più.
Sud che viene privato di 3,5 miliardi di euro prelevati dal Piano di azione e coesione per finanziare gli sgravi contributivi anche ad aziende del Centro-Nord.
Secondo la Svimez, la manovra Irap, la decontribuzione degli oneri sociali e il Jobs act non basteranno a rilanciare la domanda di lavoro, soprattutto al Sud; occorrerebbe invece ridurre l’onere tributario sul capitale sul modello tedesco, destinare maggiori incentivi fiscali agli investimenti privati e, soprattutto, rilanciare una politica economica di investimenti pubblici.
A fronte di una retribuzione lorda media di 30.137 euro nel Centro-Nord e di 25.488 euro nel Mezzogiorno, dal 2011 al 2014 il costo del lavoro per le imprese al lordo Irap è sceso in entrambe le ripartizioni, ma con andamenti differenti e penalizzanti per il Sud. Nel 2011 nel Centro-Nord il costo azienda di un lavoratore medio ammontava a 42.865 euro, con un cuneo fiscale di 12.728 euro; tre anni dopo, nel 2014, a fronte della stessa retribuzione lorda media, il costo del lavoro di un nuovo assunto a tempo indeterminato è stato pari a 40.273 euro e il cuneo fiscale è sceso a 10.136 euro. Costo del lavoro e cuneo fiscale sono quindi diminuiti di 2.592 euro.
Dinamica simile al Sud, ma con riduzioni complessive minori rispetto a quelle ottenute dalle imprese del Centro-Nord: nel 2011 il costo azienda di un lavoratore medio ammontava a 36.198 euro, con un cuneo fiscale di 10.710 euro; tre anni dopo, nel 2014, a fronte della stessa retribuzione lorda media, il costo del lavoro per i nuovi assunti è diventato pari a 33.935 euro, e il cuneo fiscale è sceso a 8.447 euro. Rispetto ai 2.592 euro del Centro-Nord, al Sud la riduzione del costo del lavoro e del cuneo fiscale è stata di 2.263 euro, cioè 329 euro in meno.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link